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Politica | 28 novembre 2014, 09:11

Bonus per i lavoratori frontalieri: Roberto Parodi (Fai) risponde a Domenico Casile (PD)

"Il signor Casile dovrebbe sapere che si tratta di un provvedimento in commistione e che probabilmente otterrà la fiducia alla Camera. Dovrebbe anche sapere che un decreto legge ha bisogno della approvazione di tutte le due camere prima di essere convertito e diventare legge dello Stato".

Bonus per i lavoratori frontalieri: Roberto Parodi (Fai) risponde a Domenico Casile (PD)

"Mi dispiace frenare l'entusiasmo del signor Domenico Casile, segretario cittadino del Partito Democratico, riguardo il bonus fiscale frontalieri. Il signor Casile dovrebbe sapere che si tratta di un provvedimento in commistione e che probabilmente otterrà la fiducia alla Camera. Dovrebbe anche sapere che un decreto legge ha bisogno della approvazione di tutte le due camere prima di essere convertito e diventare legge dello Stato".

Lo scrive Roberto Parodi segretario dell'associazione FAI frontalieri autonomi intemeli, in risposta all'articolo pubblicato dal nostro giornale. "Le prossime settimane la legge di stabilità si trasferirà al Senato in seconda lettura dove potrebbe essere ancora modificato. Resta ancora da capire cosa succederà sugli acconti per il 2015, perché se questi venissero mantenuti, seppure esisterebbe un bonus più elevato di fatto si andrebbe a pagare di più di quanto previsto e i benefici, se non ci saranno modifiche il prossimo anno, andrebbero nel 2016. Quello che trovo paradossale e il vantarsi di un provvedimento che comunque in ogni caso ha portato a una riduzione del bonus fiscale che per oltre dieci anni era di 8000 euro e non prevedeva nessuna formula di acconto. Non è mia intenzione prendere una posizione politica anche perché in questi anni chi garanti il bonus, non furono solo quelli di centro destra, ma anche il governo Prodi del 2008 assicuro il bonus a 8000 euro. Comunque facendo un po di crono storia del imposizione fiscale a carico dei  frontalieri e dei pensionati ci risulta che fu proprio il Governo Prodi a modificare il tuir cosi come fu un emendamento della Deputata PD  Elisa Marchioni nel governo Monti a ridurlo a 6700 e inserire questa formula del pagamento acconto irpef senza bonus e che il tutto fu riconfermato lo scorso anno. Purtroppo lo sanno bene i frontalieri che proprio in questi giorni si trovano a pagare gli acconti. Inoltre mi dispiace vedere come il partito democratico locale, sia, come sempre assente da atti concreti che arrivano fortunatamente da altre regioni. Restiamo ancora in attesa del tavolo di lavoro promesso lo scorso anno da chi dovrebbe rappresentarci localmente".

"Riguardo la stabilizzazione del bonus - termina Parodi - è sempre un provvedimento che fa riferimento a una legge di bilancio triennale e che plausibile di modifiche ogni anno, vedi anche questo. Siamo sempre in attesa di una legge ordinaria che non è neanche stata messa in calendario. Il resto rimane sempre la situazione pensionati ancora una volta esclusi dal provvedimento. Mi meraviglio che questi proclami giungano da chi oltre essere il segretario di un partito sia anche il presidente di una associazione dei frontalieri e che dovrebbe stare dal-latra parte della barricata".

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