Diano Marina: chiesa vietata ai canti alpini al 'Concerto di Natale' del Coro Monte Saccarello. Tra le canzoni 'profane' "Ma se ghe pensu"

Chiesa vietata ai canti alpini. È successo a Diano Marina, lo scorso 29 dicembre, quando alla chiesa parrocchiale si è tenuto il concerto di Natale del coro Monte Saccarello organizzato dal Lions Club in collaborazione con il Comune (cliccando QUI).

Alcuni giorni prima, don Silvano De Matteis, già parroco del dianese, oggi responsabile della sezione musica per la liturgia dell’Ufficio Liturgico Diocesano, ha inviato al coro una lettera con l’autorizzazione a esibirsi, fatta eccezione per cinque brani, considerati ‘Profani e non minimamente sacri, religiosi o liturgici’. Si tratta di canti della tradizione Alpina: ‘La Tradotta’; ‘Ma se ghe pensu’; ‘Ti ricordi la sera dei baci’; ‘Sul Cappello’ e ‘La Morinela’.

Ecco la lettera che don Silvano ha inviato al coro: 
“In riferimento al programma sottopostomi sono a concedere prevista autorizzazione (come da punto 8/ sez. Musica per la Liturgia- Ufficio Liturgico Diocesano vedi Regolamento/Statuto Curia Diocesana approvato dal nostro Vescovo) omettendo i brani: 'La tradotta', 'Ma se ghe pensu', 'Ti ricordi la sera dei baci', 'Sul cappello' e 'La morinela'. Detti brani, non sono adatti all'esecuzione in concerto in chiesa proprio per la tipologia stessa delle canzoni (profane e non minimamente sacre - nè religiose, nè liturgiche)”.

I componenti del coro, diretto da Gian Paolo Nichele hanno però eseguito l'intero concerto in chiesa, cantando le canzoni ‘sacre' davanti all'altare per spostarsi nella navata al momento di eseguire quelle ‘profane’.