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Attualità | 29 luglio 2018, 13:38

Pista ciclabile nel degrado: la galleria tra Sanremo ed Ospedaletti è buia e pericolosa, la denuncia corre sul web (Video)

Partita in modo faraonico, la pista ciclabile è purtroppo finita in un baratro dettato dai problemi economici, che hanno portato la società di gestione sull’orlo del fallimento. Pensata come un fiore all’occhiello per la costa, chi l’ha creata sperava di gestirla con i soldi che sarebbero arrivati dalla vendita delle vecchie case cantoniere e dagli edifici presenti sull’ex ferrovia. Ma non basta.

Pista ciclabile nel degrado: la galleria tra Sanremo ed Ospedaletti è buia e pericolosa, la denuncia corre sul web (Video)

Purtroppo (o per fortuna) esiste Internet ed i social network e, spesso, basta poco per passare dalle stelle alle stalle. Basta un turista, anche se innamorato della nostra zona, che posta un video negativo ed in molti gli vanno dietro, denigrando quella che è (o dovrebbe) essere una delle poche perle del nostro turismo.

Stiamo parlando della pista ciclabile del ponente ligure, che viene emulata e vuole anche essere allungata, oltre i 25 chilometri attuali tra Ospedaletti e San Lorenzo al Mare. A girare il video è un nostro lettore, Giuseppe Stabilini, che ha ‘acceso’ il cellulare all’interno della galleria tra Sanremo ed Ospedaletti, denunciando lo scarso stato di manutenzione della stessa.

Luci che fanno sembrare la galleria una discoteca, non invogliano certo a ballare, ma sono molto pericolose per il transito in bicicletta e a piedi. Purtroppo la scarsa manutenzione della pista è dovuta ad una quasi totale assenza di fondi per la stessa. Ultimamente i comuni si sono accollati le spese per le bollette ma, probabilmente non basta.

Partita in modo faraonico, la pista ciclabile è purtroppo finita in un baratro dettato dai problemi economici, che hanno portato la società di gestione sull’orlo del fallimento. Pensata come un fiore all’occhiello per la costa, chi l’ha creata sperava di gestirla con i soldi che sarebbero arrivati dalla vendita delle vecchie case cantoniere e dagli edifici presenti sull’ex ferrovia. Ma non basta.

Serve una progettualità diversa ed il video del nostro lettore lo conferma. La pista è gratuita e non può reggersi sulle sue gambe. O si trovano introiti diversi o interviene il settore pubblico. Pensiamo che altre soluzioni non ce ne siano.

Carlo Alessi

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