Dopo l’assemblea di venerdì scorso, sicuramente la Riviera Trasporti ha ben altri problemi da risolvere, legati principalmente alla vera e propria sopravvivenza della società, alle prese con i noti problemi di carattere economico. Ma, dopo l’incidente di via Roma a Sanremo, che ha visto il crollo della rete filoviaria, i nostalgici dei filobus continuano a parlare del futuro del trasporto pubblico filoviario della nostra provincia, in particolare tra Taggia e Ventimiglia.
Venerdì scorso è stato approvato un bilancio con il disavanzo pari ad un milione e 400mila euro, con le attenzioni sempre puntate sulla vendita dei depositi di Sanremo e Ventimiglia. Intanto c’è anche chi pensa al futuro della linea filoviaria, in particolare un esperto del settore che non vive a Sanremo ma che spesso è nella città dei fiori.
Si tratta di Stefano Alfano, che ha voluto condividere le idee sui possibili scenari dei prossimi tempi nel trasporto filoviario ponentino, sperando di poter ancora vedere i bus con le ‘antenne’ girare per Sanremo. La tecnologia attualmente più avanzata, frutto di studi ed investimenti di più costruttori e la IMC (In Motion Charging) e prevede che,al posto del motogeneratore, sui filobus ci siano delle batterie che si ricaricano durante l’esercizio normale (con aste in presa) e consentono spostamenti in ‘wireless’ (ovvero senza la connessione alla corrente) fino a 10-15 km.
A Cagliari, ad esempio, con la linea 5 ZE si arriva regolarmente fino al Poetto con i filobus a batterie, che percorrono circa 5 km in wireless, oltre a 1,5 km sempre in wireless in centro, a scopo sperimentale. Gli ottimi risultati hanno portato a scegliere tutti i nuovi filobus con batterie, e molti prolungamenti vengono ora gestiti o progettati senza la rete aerea. Un mezzo ecologico più versatile e flessibile.
Ma, senza andare troppo lontano, La Spezia tende a diventare una città sempre più filoviaria, con una rete di 5 linee ed un aumento dei filobus in linea da 11 a 15. La rete aerea inoltre, come succede ad Arnhem, Solingen, e in futuro Ancona, tra gli altri, può diventare anche base di ricarica per le altre modalità di trasporto elettriche.