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Al Direttore | 12 aprile 2018, 18:21

Il nostro lettore Pierluigi Casalino propone il rapporto del Sottoprefetto di Sanremo al Prefetto di Porto Maurizio del 1884

Al centro la “Lega Repubblicana Universale” di Nizza

Il nostro lettore Pierluigi Casalino propone il rapporto del Sottoprefetto di Sanremo al Prefetto di Porto Maurizio del 1884

Riceviamo e pubblichiamo la nota del nostro lettore Pierluigi Casalino che ricorda il rapporto del Sottoprefetto di Sanremo al Prefetto di Porto Maurizio del 1884.

Con una nota del 9 giugno 1884 il Sotto-Prefetto di Sanremo riferiva al Prefetto di Porto Maurizio della fondazione in Nizza della Lega Repubblicana Universale e delle implicazioni politiche di essa anche in territorio italiano e ligure di conseguenza. In merito l'alto funzionario trascriveva uno specifico rapporto sull'argomento redatto dal Delegato di Pubblica Sicurezza di Ventimiglia intorno, appunto, alla costituzione di "una nuova associazione socialista italiana in Nizza".

In particolare il rapporto del Delegato di P.S. della città di frontiera così proseguiva:"Dai resoconti che i giornali diedero della commemorazione di Garibaldi fatta in Nizza il 2 andante, trovai registrata una nuova associazione denominata Lega Repubblicana Universale. Assunte le debite informazioni in proposito, ho ieri ricevute, in vie confidenziali, le seguenti notizie che mi ho in dovere di riferire a V.S. Ill.ma. Questo sodalizio, composto quasi unicamente di sudditi italiani residenti a Nizza, professa principi repubblicani-socialisti ed è in apparizione all'elemento anarchico. Ne sono i capi certo Francesco Ferandi, nizzardo con nazionalità italiana; egli dimorò a lungo in Sardegna ove esercitava il commercio e, mi si dice, abbia abbandonata quest'ultima isola in seguito al fallimento; e Giulio Bavagli, uno dei Mille di Marsala, notissimo in Firenze per brogli commerciali. Quest'associazione venne annunziata circa un mese fa da un manifesto in lingua italiana e stampato a Parigi, che venne affisso in Nizza e pubblicato dal giornale il dovere di Roma. Tale manifesto venne spedito alla stampa nizzarda ed è notevole che nell'esemplare destinato al giornale il pensiero di Nizza v'era la nota in manoscritto: "vada alla tua pelle difensore di Umberto I".

La Lega si affermò pubblicamente in occasione della suddetta commemorazione avendo a capo una bandiera rossa. Il Ferandi pronunziò sulla tomba della madre del Generale Garibaldi un discorso che finì con accentuati cenni di rivendicazione dell'Alsazia -Lorena (caduta in mano prussiana). L'operaio toscano Vanni colse quell'occasione per fare l'apologia di Oberdan ed altro discorso violentissimo in senso repubblicano-socialista venne pure pronunziato dal romagnolo Lega. Infine per opera di quell'associazione nella notte dal 2 al 3 andante vennero fatte delle iscrizioni  a stampino sulle mura delle case di Nizza con la leggenda in lingua italiana: W Garibaldi-W Nizza. Quest'ultima manifestazione venne attribuita al locale partito separatista e so anzi che i componenti di questo disapprovarono e si dimostrarono dolenti di tale fatto, sia rifuggendo da ogni mezzo illegale e mantenendosi in un prudente riserbo, contentandosi di tenere vivo il sentimento italiano nelle popolazioni. Nell'avere il pregio di porgere questi cenni a V.S. Illma mi riservo di ritornare sull'argomento non appena mi pervengano ulteriori informazioni. F.to Il Sottoprefetto di Sanremo". 

La situazione a Nizza era in realtà monitorata quotidianamente soprattutto in relazione ai moti più o meno aperti di rivendicazione dell'italianità della città, che avrebbero potuto provocare turbamento ai rapporti con la Francia, che, se pur tornata repubblicana, dopo la caduta dei Napoleone III e la cocente sconfitta subita ad opera dei prussiani, mirava a conservare l'integrità territoriale, avendo perduto l'Alsazia Lorena.
Alle autorità di frontiera italiane, in ispecie quelle liguri-occidentali, interessavano, d'altronde, gli sviluppi in corso nelle zone cedute alla Francia nel 1860, dove il centralismo di Parigi smantellava quelle istanze autonomistiche che saranno poi negate anche in Alsazia Lorena, tornata brevemente francese, tra il 1919 e il 1940. Rapporti sull'irredentismo nizzardo e sull'intreccio tra le motivazioni filo-italiane e quelle strettamente repubblicane e anti-monarchiche non si contarono tra quelli inviati dalla Sottoprefettura di Sanremo al Prefetto di Porto Maurizio prima e a quello di Imperia dopo, almeno fino alla soppressione di tale ufficio nell'ottobre 1926, con notevole perdita di capacità informativa e di controllo da parte dello Stato italiano sul territorio del Ponente ligure e oltre confine. 

Redazione

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