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Al Direttore | 12 maggio 2024, 10:18

Escursione sulle montagne intorno a Buggio rivela la presenza di un enorme monolite con i tratti di una figura umana

Scoperta di una eccezionale importanza e rarità prodotta da Andrea Eremita di Archeonervia

Escursione sulle montagne intorno a Buggio rivela la presenza di un enorme monolite con i tratti di una figura umana

Una scoperta che nell'immediato sollevò il problema se era da ritenere uno di quei meravigliosi fenomeni che talvolta la natura crea oppure un'opera dell'uomo. Una domanda che fino ad oggi non ha potuto avere una risposta a causa delle enormi difficoltà di raggiungere il monolite in fondo al dirupo. Con queste appellativo ‘U Bausu de San Giorgiu’ (La roccia di San Giorgio) mi venne indicato il grande blocco di roccia dal contadino di Buggio, dove mi recai in seguito alla scoperta al quale avevo descritto il grande monolite sospeso nel dirupo alto come un edificio di 2 piani che dominava prepotentemente la scena in mezzo gli arbusti e agli alberi aggrappati al pendio. Testa tonda, spalle enormi, petto prospiciente guarnito al centro da un cespuglio di ginestra, corpo possente, sbalorditive le proporzioni. Una straordinaria somiglianza con una figura umana eletta dalle popolazioni del Neolitico a Dio delle Vette, mediatore tra le forze del cielo e della terra, come è stato ricordato nel libro Naturalis Historia scritto dal grande storico e scienziato Plinio il Vecchio morto durante l'eruzione del Vesuvio nel 79 d. C, Il quale scrisse: ‘I Liguri praticano il Culto delle Vette’.

Il Cristianesimo nell'entroterra della Valle Nervia arrivò in epoca assai tarda là dove i contadini e pastori continuavano a praticare devozioni arcaiche e fu compito dei dei monaci di matrice monastica Benedettina preposti a evangelizzare la popolazione e ha distruggere ogni testimonianza dei luoghi di culto pagano. Il gigante che aveva dimora nel dirupo inaccessibile della montagna, per lungo tempo sfidò le ire dei monaci che avrebbero voluto abbattere, finché un giorno, viso ogni tentativo inutile, contro la sua volontà venne arruolato ad un nuovo incarico.
Dopo millenni trascorsi investito del ruolo di Dio delle Vette, luogo di incontro tra il cielo e la terra, dispensatore del fulmine, del tuono, del temporale, contro la sua volontà, venne svilito e declassato dalla chiesa a coprire le vesti di uno spietato cacciatore di draghi e battezzato con il nome di San Giorgio.

Andrea Eremita di Archeonervia

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