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Eventi | 05 ottobre 2017, 07:51

Sanremo: celebrato nel fine settimana l'anno 'Semerariano', tutte le emozioni e le immagini dell'intenso weekend (Foto)

Un giornale americano aveva definito Padre Semeria ‘una dinamo in veste ecclesiastica’, con la sua vulcanica attività, generava attorno a se, con la sua parola, con le sue iniziative, con le opere benefiche, un fervido mondo di energia ed azione.

Sanremo: celebrato nel fine settimana l'anno 'Semerariano', tutte le emozioni e le immagini dell'intenso weekend (Foto)

Si è concluso domenica scorsa l’intenso ‘Anno Semeriano’, iniziato il 1° ottobre 2016, in ricordo del 150° anniversario di Padre Giovanni Semeria, il grande oratore sacro, che all’inizio del XX secolo, è stato uno dei predicatori più famosi e più ricercati d’Italia. Un giornale americano aveva definito Padre Semeria ‘una dinamo in veste ecclesiastica’, con la sua vulcanica attività, generava attorno a se, con la sua parola, con le sue iniziative, con le opere benefiche, un fervido mondo di energia ed azione.

Nel 1967, il Papa Paolo VI, ha scolpito la sua personalità con queste parole “… amiamo ravvisare in lui, una delle figure più nobili e note della passata generazione, per la sua semplicità e umiltà di religioso, per la sua vasta cultura, per la sua parola trascinatrice, e soprattutto per l’esemplare attaccamento alla fede cattolica”. Padre Semeria affascinava tutti, nel primo trentennio del XX secolo, il barnabita irradiava attorno a sé, specialmente nel mondo della cultura consensi e giudizi di grande ammirazione da poeti e scrittori, tra i quali Antonio Fogazzaro, Giovanni Pascoli e Edmondo De Amicis. Difficile pensare che la storia di Padre Giovanni Semeria, grande apostolo della verità e della carità, abbia avuto inizio, da una piccola frazione situata sulle alture di Sanremo, chiamata allora “La Colla”. Padre Semeria, nel libro, quasi autobiografico ‘I miei ricordi’, descrive così i luoghi della sua infanzia: “Sono ligure, Sanremo, Coldirodi e Bordighera, sono paesi incantevoli, tra mare, cielo e colli. Coldirodi è il meno celebre dei tre paesi. La casa dove nacqui il 26 settembre 1867, solo soletto senza padre, c’è ancora, ma è disabitata”.

Sempre dal libro ‘I miei ricordi’: “Quando nacqui mio padre Giovanni era morto di colera da qualche mese, in conseguenza della guerra del 1866. Sono anch’io in fondo un orfano di guerra. Chi m’avrebbe detto che a cinquant’anni anch’io partecipavo alla guerra? E poi mi sarei dovuto occupare dei poveri orfanelli ch’essa lasciava in tanta quantità”. Infatti oltre 7.000 sono stati gli orfani che Padre Semeria con Padre Minozzi, ne raccolsero nei loro orfanotrofi e collegi. Tra questi, Padre Giovanni Semeria, in ricordo dei suoi natali e della sua infanzia, ne realizzò uno anche a Coldirodi. Sono passati 150 anni dal giorno della sua nascita, e la città di Sanremo si è mobilita a ricordalo in questi giorni, con numerose iniziative. Dalla posa della prima pietra, nelle aiuole che si trovano al bivio che porta a Coldirodi e Ospedaletti, situato al termine della lunga strada, dedicata al suo Nome ‘via Padre Semeria’. Una commovente cerimonia che ha visto la partecipazione del Vicesindaco Costanza Pireri, del vicesindaco di Ospedaletti Marco Roverio, dell’assessore Mauro Menozzi, del Ten.Col. Alessandro Recine(Base Logistico Addestrativa Sanremo),  M.llo Pieri Franco Rivano (comandante della Caserma CC di Ospedaletti), presente il labaro della Famija Sanremasca con il consigliere Giovanna Negro, le Associazioni A.N.A. gruppo di Sanremo, Verezzo, Riva Ligure Santo Stefano, Ospedaletti e Coldirodi, i Paracadutisti della sez. ANPd’I di Sanremo, i Rangers d’Italia-Liguria, Ass.ne Volontari Soccorso-Protezione Civile. Presenti il Presidente Don Michele Celiberti dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, Don Antonio Giura (Superiore Generale) e Don Cesare Faiazza(Segretario Generale) della famiglia dei Discepoli, Don Nicolas (parroco di Coldirodi) I progettisti della statua dedicata a Padre Semeria l’ing. Tommaso Buschiazzo e il Gem. Giancarlo Buschiazzo, gli ex alunni dell’ONPMI, ilprof. Giovanni Pompei (storico e archivista della storia di P.Semeria), Piero Semeria con Elio Spitali dell’Ass.ne Amici di P.Semeria, e tante altre persone, che hanno voluto assistere alla commovente ed emozionante cerimonia.

Alle 18,15 è stata celebrata da S.E. Mons Antonio Suetta nella Concattedrale di San Siro, una Santa Messa solenne, animata dal coro parrocchiale “San Germano”, con la presenza di autorità civili e militari. Al termine della S.Messa, un rinfresco offerto dall’Istituto “Padre Semeria” di Coldirodi diretto da Silvia Madaro, è stato organizzato nel salone parrocchiale. Grazie alla partecipazione e contributo di Confartigianato, è stata distribuita la “Sardenaira DE.CO” di Carlo Rovere(presidente panificatori Confartigianato Imperia). Alle 21 al teatro del Casino, in ricordo del 150° anniversario di Padre Semeria, è stato organizzato con successo, un ricco programma musicale, con testimonianze, dei video e una relazione del dott. Alberto Guglielmi Manzoni, su “Padre Semeria e il rapporto con Sanremo e i grandi oratori sanremesi”. Hanno presentato la serata Maria Grazia Regis e Roberto Pecchinino, che ha curato anche la regia. Applauditissimi il quartetto a plettro “Filopoli” del circolo “P.Mascagni”diretto dal M° Antonio di Lauro, accompagnati dalla bella voce del Soprano Laura di Rito. Straordinaria l’esposizione del Conferenziere Alberto Guglielmi Manzoni, sulla vita di Padre Semeria. Durante la serata sono stati trasmessi alcuni video su Padre Semeria, seguiti dalla testimonianza del Parà Agrifoglio Amedeo, che grazie alla sua presenza al corteo dello scorso anno, dove ha avuto un grave malore e che è stato subito soccorso, ha detto: se non partecipavo al corteo organizzato per Padre Semeria, dove ero  in mezzo a tanta gente, forse oggi non ci sarei più, perché abitando da solo, si sarebbero accorti del mio svenimento solo dopo molte ore. Ringrazio Padre Semeria, per avermi salavato la vita  e il mio Presidente Tommaso Russo che si è subito accorto di quanto mi stava accadendo. Al termine della bella serata, sono state consegnate dal Presidente Don Michele Celiberti dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, Don Antonio Giura (Superiore Generale) e da Don Cesare Faiazza(Segretario Generale) della famiglia dei Discepoli, delle pergamene firmate anche dal Vescovo Mons.Suetta a tutte le persone e associazioni che hanno collaborato durante l’anno alle cerimonie di apertura e chiusura dell’Anno Semeriano.

Domenica a Coldirodi si è svolto un corteo, accompagnato dalla banda Musicale “P.S. Rambaldi”, che ha percorso tutta la strada, con partenza dalla aiuola dove è stata posata la prima pietra per la statua che sarà dedicata a Padre Semeria.  Un tragitto con alcune tappe dove il Segretario Generale Don Cesare Faiazza, narrava i momenti più importanti della vita del Barnabita nato a Coldirodi. Commovente la cerimonia con gli Onori alla Bandiera e ai caduti in guerra. La santa Messa celebrata dal Superiore Generale Don Antonio Giura, animata dal coro “San Sebastiano”, ha concluso l’Anno Semeriano. Per l’occasione sono state consegnate altre pergamene, alla comunità Collantina. Per ringraziare tutti collaboratori, grazie alla benefica partecipazione del titolare del “Ristorante Ulisse”, l’Istituto “Padre Semeria” di Coldirodi ha radunato, per il pranzo, le persone che con grande spirito di volontariato e sacrificio, offerto alla riuscita delle cerimonie organizzate in ricordo del 150° anniversario di Padre Semeria, hanno concretamente vissuto e valorizzato il motto di un uomo che dovrebbe essere maggiormente, più ricordato, sia dai Sanremesi che dagli abitanti di Coldirodi che: a fare del bene non si sbaglia mai.

“Un ringraziamento particolare – evidenziano gli organizzatori - a Marco Di Lorenzo (Fotoclick Sanremo), a Pietro Lombardi(ex alunno ONPMI) per la concessione delle fotografie, a Pier Luigi Balestra per le riprese video, a Sanremonews, per aver concesso gratuitamente ampia diffusione all’evento. Tutta la documentazione audio-video, fotografica, giornalistica, compresi manifesti e francobolli, saranno raccolti e custoditi nella libreria ufficiale dell’ONPMI a Roma, affinché nel prossimo 200° anniversario della nascita di Padre Semeria, nel 2067, chi organizzerà l’evento, nell’aprire la valigia, contenente tutta la documentazione, si ricordi di ogni persona che ha collaborato e faccia rivivere come Sanremo, Coldirodi e Ospedaletti, hanno reso omaggio al gigante della verità e della carità, che sarà allora già proclamato: Santo Padre Giovanni Semeria da Coldirodi.

Redazione

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