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Attualità | 11 marzo 2016, 14:46

Bordighera: l’Accademia Balbo entra nella nuova sede, spazi condivisi con la Protezione Civile che lamenta la difficile convivenza

Marongiu: "Problemi di privacy e di difficoltà per il normale svolgere delle attività. Chi deve gestire questa situazione non è in grado di gestirla".

Bordighera: l’Accademia Balbo entra nella nuova sede, spazi condivisi con la Protezione Civile che lamenta la difficile convivenza

L’Accademia d’arte Balbo ha finalmente traslocato nei nuovi locali nell’ex sede del tribunale del Giudice di Pace della città delle Palme: “Fino a 4 anni fa – ha spiegato la Presidente Pina Morlino - svolgevamo le nostre attività nei seminterrati del PalaParco poi a seguito della dichiarata inagibilità ci siamo spostati in alcuni spazi privati di Vallecrosia dove però, data la poca praticità, ci siamo ritrovati ad avere sempre un numero minore dei partecipanti”. Crisi superata grazie a questa nuova sistemazione dove ora circa una ventina di allievi seguono i corsi e stanno già organizzando una mostra nel centro storico prevista per fine mese.

La nuova sistemazione è entrata in ‘conflitto’ con la Protezione Civile Bordigotta che ha la sede nelle stanze attigue dello stesso stabile. Prima di un mese infatti non sarà possibile accedere dall’ingresso principale per ristrutturazioni e sia volontari che allievi potranno accedere entrambi solo dalla porta di servizio ma la prima sala entrando è quella dove la Protezione Civile svolge le riunioni: “Sono contenta che l’Accademia sia riuscita finalmente dopo anni a trovare un’adeguata sistemazione e anche che si siano trovati bene – ha commentato Mariella Marongiu Presidente della P.C. – purtroppo però abbiamo dovuto interrompere alcune attività”.

In quella sala noi svolgiamo le riunioni – ha continuato Marongiu – e non possiamo farle se è utilizzata per il passaggio degli allievi inoltre prima che tale situazione venisse alla luce abbiamo tenuto documenti e cartelline per le nuove iscrizioni in bella vista e questo a livello di privacy non è certo il massimo della correttezza. Ora abbiamo dovuto spostare tutto in un ufficio e questo di fatto rallenterà di molto il lavoro. La colpa non è né nostra e nemmeno dell’Accademia ma è solo una questione di mancanza di organizzazione, purtroppo chi deve gestirla non è in grado di gestirla”.

Senza contare che i bagni sono condivisi – ha concluso - e naturalmente per le loro attività è inevitabile che con l’uso di pitture i bagni vengano sporcati e allagati. Noi in passato abbiamo sempre provveduto alle pulizie ma ora che la situazione è così diventa molto più complicato. Sono dispiaciuta per come vengono gestite le priorità”.

Quando mi vengono poste delle problematiche – ha replicato il consigliere Mauro Bozzarelli, delega alla protezione civile – cerco di capire tutto e di venire incontro per quanto possibile. Ma qui mi sembra che i problemi siano solo strumentali. Prima di tutto i bagni sono del piano e non sono riservati quindi sono a disposizione di chiunque all’interno della struttura e non se ne può certo limitare l’utilizzo. In secondo luogo la Protezione Civile ha ben due strutture che utilizza a titolo gratuito quindi credo che il minimo sia cercare di attuare una convivenza civile ottimizzando i propri spazi e gestendo quelli condivisi in modo responsabile. Oltretutto queste situazione non sarà nemmeno permanente ma che, con i lavori ormai prossimi, verrà ampiamente superata”.

Lorenzo Ballestra

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