Taggia: la Giunta comunale approva il Regolamento orti urbani, nel 2016 il bando per l'assegnazione dei lotti

E' stato approvato dalla Giunta comunale il Regolamento orti urbani per l'assegnazione di circa 30 lotti in un appezzamento di terreno, di proprietà del Comune, in via Beglini. L'orto urbano ha come caratteristica principale quella di essere una risorsa collettiva dal grande valore sociale, destinata alla produzione di ortaggi, per i bisogni dell'assegnatario e dei suoi familiari, con divieto assoluto di farne commercio. In nessun caso, infatti, l'assegnazione degli orti può essere finalizzata allo svolgimento di attività a scopo di lucro.

Tra gli obiettivi del progetto vi è la necessità di costituire una sorta di presidio costante nelle aree interessate, così da prevenirne l'abbandono, l'utilizzo improprio o il vandalismo. Gli orti urbani hanno, però, un grande obiettivo sociale: quello di contrastare, in questo modo, fenomeni di disgregazione o di disagio, consentendo un'integrazione al reddito per famiglie indigenti.

Per quanto riguarda il Comune di Taggia l'area individuata ad orto urbano è situata proprio dietro il palazzo comunale, in via Beglini, si tratta di un appezzamento di terreno di circa 2000 mq, di cui 1600 coltivabili, al centro del quale è situato un casolare, che verrà adibito a deposito attrezzi.

“Per ora abbiamo individuato il lotto che verrà adibito a orto urbano – commenta l'Assessore ai Servizi alla Persona, Luca Napoli – e abbiamo approvato il regolamento, ovvero le linee guida per la pubblicazione del bando che non avverrà prima del 2016, dal momento che abbiamo ancora qualche lavoro da ultimare in quella zona, come ad esempio l'impianto di irrigazione. Si tratta di un'area molto vasta e speriamo di riuscire a suddividerla in trenta porzioni, per altrettante assegnazioni.”

Il bando sarà rivolto ai residenti del Comune di Taggia che non dispongano nel territorio comunale o in quelli limitrofi di appezzamenti di terreno coltivabile, fondi di proprietà o appartenenti a familiari, destinati alla coltivazione. Chi si prenderà carico dell'orto urbano - come da regolamento per un periodo di 4 anni - dovrà essere in grado di provvedere personalmente alla coltivazione del terreno assegnato e non avere avuto condanne penali per reati contro l'ambiente, come ad esempio quello di discarica abusiva.

Tra i lavori da ultimare, nell'appezzamento in questione, quelli legati all'impianto di irrigazione e allo smaltimento dei rifiuti. Nel primo caso l'acqua distribuita sarà messa a disposizione del Comune attraverso l'acquedotto comunale. Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti l'orto urbano verrà dotato di compostiere, destinate agli scarti ortivi, e di una barriera di bidoni della raccolta differenziata.

“Quanto prodotto dalla compostiere – conclude l'Assessore Luca Napoli – potrà essere riutilizzato sui terreni, molto più di un km 0.”