Le donne del Sindacato Pensionati della C.G.I.L. nel giorno della Festa della Donna sollecitano l’attenzione sulla Medicina di genere affinchè essa venga inserita nel Piano Sanitario Nazionale e in quelli regionali.
"Occorre la mobilitazione/presa di coscienza di tutti, delle ASL, degli Assessorati alla salute dei Comuni perché la ricerca scientifica, medica, farmacologica tenga in considerazione la differenza fra i sessi, perchè l’Università formi medici e operatori sanitari consapevoli della Medicina di genere e perché sia organizzata una campagna di informazione per i cittadini".
Come ha affermato la responsabile del Coordinamento donne dello SPI- CGIL Mara Nardini “La Medicina di genere può consentire azioni di prevenzione, di diagnosi e di cura più efficaci e appropriate per tutti, non solo per le donne. E può portare ad una maggiore efficienza della spesa sanitaria. E’ per questo che riteniamo indispensabile che la sua affermazione diventi una priorità delle Istituzioni e di tutti i soggetti che operano nel settore".