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Al Direttore | 28 marzo 2014, 15:41

La storia di Cisano sul Neva nel nuovo racconto del nostro lettore Pierluigi Casalino

La storia di Cisano sul Neva nel nuovo racconto del nostro lettore Pierluigi Casalino

La prima volta che compare il nome di Cisano è in un documento o atto pubblico consiliare del 1258, conservato nell'Archivio comunale di Albenga. Tuttavia si ha traccia di un'origine romana del paese. Cisano costituiva una piccola comunità distribuita su un abitato sparso, assolutamente privo di difese dall'esterno, soprattutto in occasione delle contese tra Albenga, che ne aveva acquistato il territorio, e i marchesi di Clavesana. Tant'è che dopo l'ultima incursione di questi ultimi, Albenga ristrutturò (dal 1274 al 1288) il borgo di Cisano, assegnandogli caratteristiche prettamente difensive, ma anche aggregando il paese al quartiere albenganese di Torlaro, insieme agli abitanti delle ville vicine.

La Chiesa di Santa Maria Maddalena, successiva al 1475 e cioè al periodo in cui il culto era osservato nella chiesa di San Calocero, fu eretta a parrocchia dopo il 1586. Conclusi i lavori di completamento di Cisano, quest'ultimo si presentava come una struttura compatta, rettangolare ed estesa su circa 8000 mq., fortificato con mura e circondato da corsi d'acqua naturali e da fossati: oggi l'aspetto di Cisano è rimasto sostanzialmente inalterato. Dagli "Stati d'anime", redatti dai parroci a partire dal Concilio di Trento, si sa che nel 1635 gli abitanti di Cisano erano 400, mentre nel 1786 erano saliti a 502, come confermato dai dati del 1800, in possesso della Repubblica Ligure. L'economia di Cisano fu prevalentemente agricola e olivicola, con scambi con il Piemonte, soprattutto Garessio che forniva cereali e castagne in cambio d'olio, secondo quanto attesta la Statistica del Prefetto francese Chabrol.

L'allevamento, assai fiorente, era stato però ridimensionato nel XVI secolo. per non arrecare danno agli spazi coltivati. Nel 1797, primo anno della Repubblica Ligure, Cisano si era reso, intanto, autonomo da Albenga. Una pestilenza, nel 1842, un'inondazione del 1886 e il terremoto del 1887, provocarono una grave crisi economica nella zona, con concentrazione della proprietà agricola in mano a poche famiglie e con aumento della natalità, spingendo la popolazione all'emigrazione verso le Americhe. La frazione di Cisano, Coscente, sempre nel 1797 si era proclamata autonoma, cambiando il nome in Castel Libero, anche se nel 1802 fu aggregata a Zuccarello, mentre quella di Cenesi finì per dipendere da Arnasco.

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