"La città di Ventimiglia basa il sistema economico, da ormai trent'anni anni almeno, sulla presenza dei cittadini francesi. Un afflusso costante che storicamente ha portato enormi benefici a tutto il territorio e a tutte le attività, che ha potuto per esempio mantenere una rete commerciale sovradimensionata rispetto alla popolazione residente, che ha dato opportunità di sviluppo a tante persone e a tanti imprenditori in diversi settori. Una risorsa irrinunciabile, una vera miniera da continuare a sfruttare, da potenziare, da migliorare, da meglio organizzare. Questa marea di stranieri che invadono volentieri, Ventimiglia, è però stata mal gestita dall'Amministrazione Comunale, dal sistema di ricettività". Ad affermarlo è il consigliere regionale del PD Sergio Scibilia che spiega: "In questi 40 anni non si è stati capaci a creare una viabilità decente, un sistema di parcheggi in grado di ricevere le autovetture targate con i numeri dei vari Dipartimenti di tutta Francia. Questa estate abbiamo di nuovo avuto una stagione con una popolazione, una città in vero ostaggio di questa disorganizzazione, di questo sistema insufficiente, leggero, non adeguato alla potenza di fuoco che in alcuni venerdì è veramente esploso senza alcun controllo. Una situazione insostenibile, ingestibile, non concepibile, non tollerante. In alcune giornate abbiamo superato di nuovo il limite della civiltà, della convivenza democratica. Non si può permettere a nessuno di violare sistematicamente le buone regole di convivenza, violare sistematicamente le leggi di uno Stato.
Abbiamo visto macchine parcheggiate ovunque, su spazi adibiti a a pedoni, su uscite di garage, in curva, in mezzo alla strada, sulle aiuole verdi, sugli spazi adibiti ai disabili. Tutto questo senza nessuna repressione e punizione, a volte solo con elevazione di qualche sanzione che tutti sanno, i cittadini esteri non pagano. Una vera discriminazione, un pessimo esempio di educazione civica, una vera lezione di anarchia, di sovversione. Tutto questo i cittadini onesti che vivono quotidianamente nella nostra città non possono accettarlo, lo rifiutano. Le regole devono valere per tutti, cittadini francesi compresi. Ma la responsabilità di far rispettare le regole, le leggi, la necessità di accogliere al meglio i turisti italiani e stranieri in modo civile, con strutture ed infrastrutture adatte e idonee, con spazi sufficienti, con una organizzazione del traffico non spetta ai cittadini, spetta alle istituzioni.
Gli organi preposti devono organizzare per quei sei, sette venerdì all'anno di previsione di massima affluenza, un sistema di gestione del traffico e dei parcheggi, con eventuali creazione di aree anche esterne, con servizi navetta. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità in proporzione al grado preposto. Questa estate queste istituzioni questo dovere non lo hanno rispettato, hanno avuto un fallimento, un grave errore di sottovalutazione.
Pertanto rivolgendomi alla massima istituzione provinciale, il Prefetto di Imperia, le chiedo di predisporre tutto quanto nel suo potere affinché i cittadini ventimigliesi non si debbano essere stranieri nel loro paese e affinché i turisti che giungono nella nostra città non pensino di essere finiti in un paese non degno di essere membro nell'Unione Europea, e di avere una pessima considerazione del Paese Italia. Speriamo che lo spettacolo di questa estate non si possa più ripetere".
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