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Al Direttore | 20 luglio 2013, 21:25

Ventimiglia: la figlia subisce la visione di atti osceni dal terrazzo, il grido rabbioso di una madre

Anna Michalak auspica che le forze dell'ordine intervengano per porre fine alla situazione di degrado causata da alcuni individui che stazionano in un rudere sotto la sua abitazione

Ventimiglia: la figlia subisce la visione di atti osceni dal terrazzo, il grido rabbioso di una madre

"Egregio Direttore,

Mi permetto di scriverLe una lettera, non perché creda che riuscirà a sortire qualche effetto, ma per sfogarmi.

Sono una cittadina polacca, vivo in Italia da quando avevo l’età di 20 anni (più di della metà della mia vita): qui vivono le mie due figlie adolescenti (cittadine italiane); qui lavoro; qui pago le tasse, qui mi comporto come una componente della comunità di cui mi sento di far parte a pieno titolo, rispettando le leggi che regolano la nostra civile convivenza.

La questione che voglio portare a conoscenza è questa: abito in un condominio sul lungomare di Ventimiglia, dietro a quel rudere conosciuto come ‘ex-dispensario’. Ogni volta che mi affaccio dalla finestra vedo uno scorcio di mare e, proprio sotto le mie finestre, il degrado e la desolazione: il rudere è parzialmente demolito; quello che era il giardino è una desolante distesa di alte erbacce secche, cespugli e palme incolti (con relativo pericolo di incendi), dove regnano sovrani grossi topi. Con rassegnazione e fatalismo ho visto tutte le mie proteste inascoltate e la situazione di pericolo e di scarsa igiene immutata. Ma questo lo posso accettare.

Da diversi mesi il rudere è ‘abitato’ da diversi individui i quali, approfittando della recinzione fatiscente, vi accedono per dormire, bivaccare, cucinare, accendere fuochi. Ho segnalato diverse volte la situazione alle forze dell’ordine; i Carabinieri che sono intervenuti varie volte – gentili e disponibili – si sono detti impotenti, essendo le persone identificate come cittadini comunitari in regola coi documenti. Capisco che queste persone siano in difficoltà, soprattutto in un momento di profonda crisi come questo e – fino ad oggi – ho voluto credere (sperare) che si sarebbero limitati ad occupare – credo abusivamente – una proprietà non loro e mi sono rassegnata a questi atipici ‘vicini di casa’, visto che – a quanto pare – non ci sono gli strumenti per allontanarli definitivamente. Anche questo lo posso accettare.

Ma quello che non posso tollerare è quello che è successo stamattina: la mia figlia di 16 anni appena compiuti mi ha telefonato mentre ero al lavoro. Era in lacrime, scioccata: mentre era sul terrazzo, uno di questi individui le si è mostrato nudo, esibendosi e masturbandosi. Lei è corsa via di casa, chiudendola precipitosamente.

Ho telefonato al 112 in preda ad una forte rabbia e preoccupazione. Ho dovuto fare violenza a me stessa per ritrovare la calma e la lucidità (credo) per scrivervi; perché il mio istinto di madre era di correre da quel porco e dargli una lezione (credetemi: le forze di una madre che vede i figli minacciati si moltiplicano).

Spero che io, cittadina straniera solo di passaporto, rispettosa delle regole, possa far valere i miei diritti e soprattutto garantire la sicurezza alle mie figlie.

Anna Michalak".

Redazione

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