Un lungo corteo di circa 3.500 persone, secondo la prefettura, tra sindaci e cittadini del comprensorio intemelio ha sfilato per le strade fino all’ingresso dell’Ospedale Saint Charles di Bordighera, per dire no al ridimensionamento della struttura ospedaliera bordigotta, contenuta nel piano di riorganizzazione dell’Asl 1. Due sono stati i cortei, uno partito da Ventimiglia alle 9.30 mentre l'altro da Bordighera alle 10 che alla fine si sono riuniti davanti al nosocomio.
Una volta raggiunta la piazza antistante il Saint Charles si sono alternati dal palco il Presidente del Comitato Saint Charles Donato Basilii, i consiglieri regionali Marco Scajola e Ballestra, i sindaci del comprensorio e il segretario confederale della Cisl Bosio. Presenti nel corteo anche l’ex Sindaco di Bordighera Giovanni Boiso e alcuni ex assessori del consiglio.
“Si vuole trasformare il pronto soccorso in un punto di primo soccorso. E’ inammissibile. Così non è più un ospedale. La quota capitaria è suddivisa in maniera iniqua, tutta a favore di La Spezia e Genova. Quando c’è da tagliare si comincia sempre dalla nostra Provincia”, ha scandito Guerra dal palco Basilii. Poi il consigliere Scajola (Pdl) accende la polemica politica: “Noi ci mettiamo la faccia, dove sono gli assessori e i consiglieri di maggioranza (PD). La loro assenza è una vergogna”. Poi rincara la dose: “vengono dati 43 milioni di euro alla sanità spezzina, mentre alla sanità imperiese solo 3 milioni di euro. Per noi è inaccettabile”. Gi ha fatto eco Ballestra che ha affermato “Dovremmo essere tutti uniti per questa causa. Come mai non vediamo chi governa la Regione Liguria prender parte al corteo?”. Parole durissime da parte di Scullino, il primo cittadino ventimigliese, rappresentate dei Sindaci del comprensorio: “Chiudere il pronto soccorso di Bordighera è immorale. Se un cittadino dovesse essere trasportato da Pigna, da Olivetta o dall’entroterra fino a Sanremo probabilmente rischierebbe la vita. Questo ridimensionamento è un ‘omicidio colposo’. Burlando e la sua giunta si assumeranno le loro responsabilità”. Sulla stessa lunghezza d’onda il Sindaco di Vallecrosia Armando Biasi che ha aggiunto: “Se non ci daranno ascolto questa volta siamo pronti a marciare su Genova. Occuperemo la sopraelevata”.
Numerose le testimonianze che raccontano di casi in cui senza il pronto intervento presso la struttura di Bordighera, probabilmente molti cittadini avrebbero perso la vita. Da evidenziare inoltre che, in controtendenza rispetto alle indicazioni a livello regionale e provinciale del PD, alcuni esponenti dei democratici e dell’Italia dei Valori di Vallecrosia, hanno preso parte alla marcia di questa mattina: su tutti Rocco Noto dell’Idv. Alla marcia era presente anche il Partito di Rifondazione Comunista di Imperia.
(Gallery a cura di Tullio Bigordi)


































































































































