Dopo la partecipata manifestazione di ieri a Ventimiglia, che aveva raccolto almeno 200 persone, oggi pomeriggio anche Sanremo ha fatto sentire la propria voce. In Pian di Nave si è tenuta la mobilitazione “Per Gaza”, promossa dalla CGIL, che ha visto una folta presenza di cittadini, associazioni e rappresentanti della società civile.
L’iniziativa si colloca in un momento di grande tensione internazionale: l’invasione di Gaza City è in corso e sempre più osservatori indipendenti denunciano la gravità della crisi umanitaria. Le immagini e i resoconti che arrivano dal Medio Oriente hanno spinto la comunità locale a esprimere vicinanza e solidarietà al popolo palestinese, unendosi a un coro di proteste che in queste settimane sta attraversando le piazze europee.
Alla manifestazione anche il vice Sindaco di Sanremo, Fulvio Fellegara: “Sono qui a titolo personale e penso che comunque un amministratore pubblico abbia il dovere di essere sempre schierato dalla parte della pace e della partecipazione democratica. quindi sarò qui anche per testimoniare un principio che fa di Sanremo dal 2006 ‘Città della pace’, quindi non è strano essere qui”. Come prevede che possa andare a finire questa brutta storia? “È difficile fare una previsione. Auspico che cessino le armi, che si smetta di morire nella stazione di Gaza ma anche in tutte le altre guerre del mondo e che torni la pace insieme”. Tra i componenti dell'amministrazione matuziana anche Vittorio Toesca e Marco Cassini.
Nel corso degli interventi, i rappresentanti sindacali hanno sottolineato come il conflitto non possa essere ridotto a una questione lontana, ma interroghi direttamente anche le comunità della provincia di Imperia. "La pace, la giustizia e il rispetto dei diritti umani non sono temi estranei al nostro territorio – ha dichiarato un delegato CGIL –. La solidarietà internazionale è un valore che ci appartiene e che dobbiamo continuare a coltivare". Il ponente ligure, storicamente crocevia di scambi e migrazioni, sente forte la risonanza di queste vicende. Nelle città di confine come Ventimiglia e Sanremo vivono comunità straniere radicate, che condividono le difficoltà legate alle guerre e ai flussi migratori. Per molti cittadini, partecipare a queste manifestazioni significa riaffermare un legame umano e politico con chi soffre sotto i bombardamenti e le occupazioni militari.
"Quello che sta succedendo a Gaza è qualcosa di atroce e devastante, inaccettabile da tutti i punti di vista": interviene in questo modo il circolo 'Sanremo centro' del Partito Democratico. Il Circolo Valeria Faraldi di Rifondazione Comunista sottolinea come, nonostante le gravi accuse, lo Stato israeliano resti intoccabile per i governi occidentali, e invita il popolo italiano a mobilitarsi in ogni forma possibile per non essere complice di quanto sta accadendo: “Tutta l’Italia antifascista si mobiliti per chiedere la rottura delle relazioni militari, economiche e diplomatiche con Israele, per fermare il genocidio e sostenere la Global Sumud Flotilla”.
"Consideriamo importante la scelta della CGIL di indire una mobilitazione generale e uno sciopero domani, per fermare il genocidio in atto a Gaza, sempre più tragico e arrivato ormai alla carneficina finale. Di fronte a questo orrore, non si può essere indifferenti". Sono le parole di Fabio Ormea (Sinistra Italiana) e Maurizio Ferrara (Europa Verde) di Sanremo, commentando la manifestazione.
La manifestazione di Sanremo ha dato voce anche a studenti, associazioni pacifiste e gruppi religiosi, tutti uniti dalla richiesta di un immediato cessate il fuoco e da un impegno più deciso della comunità internazionale per una soluzione politica duratura del conflitto israelo-palestinese. Se il Mediterraneo è spesso descritto come “mare che unisce”, in queste giornate il suo richiamo alla fratellanza e al dialogo appare più urgente che mai. E dal ponente ligure, terra di confine e di incontro, il messaggio che arriva è chiaro: non si può restare indifferenti di fronte al dramma di Gaza.








































