La Diocesi di Ventimiglia-Sanremo, ricca di una secolare tradizione di confraternite, si appresta a vivere un momento di particolare riflessione e rilancio di queste realtà ecclesiali. Il Vescovo Antonio Suetta ha infatti promulgato due importanti documenti – un Decreto e una Nota Giuridico-Pastorale – con l’obiettivo di promuovere una maggiore chiarezza, comunione e rinnovato slancio nella vita delle confraternite presenti sul territorio.
Il Decreto vescovile dispone una verifica dello status di tutte le confraternite attive nella Diocesi, affidando ai Parroci il compito di raccogliere le informazioni necessarie e presentarle entro l’8 dicembre prossimo. Questa ricognizione ha lo scopo di accertare che ogni confraternita operi in piena sintonia con la missione della Chiesa e in conformità con le norme statutarie e canoniche. Non si tratta solo di una formalità amministrativa, ma di un momento di discernimento ecclesiale per garantire che tali realtà continuino ad essere strumenti vivi di fede, di carità e di testimonianza cristiana all’interno delle comunità parrocchiali.
A sostegno del Decreto, il Vescovo ha pubblicato anche una Nota Giuridico-Pastorale, che offre un’approfondita riflessione sul valore teologico, canonico e pastorale delle confraternite. Il documento richiama i principali riferimenti del Magistero della Chiesa e del Codice di Diritto Canonico, ribadendo la natura delle confraternite come associazioni pubbliche di fedeli chiamate a vivere in comunione con la Chiesa, promuovendo il culto, la pietà popolare, la formazione spirituale, la solidarietà concreta e l’evangelizzazione.
In particolare, la Nota sottolinea alcuni criteri essenziali per la vita delle confraternite nella Diocesi:
- la comunione ecclesiale come principio ispiratore;
- la vigilanza dell’Autorità ecclesiastica come garanzia di autenticità;
- la trasparenza amministrativa, per una gestione corretta e responsabile;
- la valorizzazione del patrimonio storico e artistico, inteso come risorsa spirituale e culturale.
L’intento di questi due documenti non è solo quello di organizzare meglio la vita delle confraternite, ma soprattutto di riscoprirne l’identità autentica, affinché possano continuare ad essere luoghi di fede viva, servizio e testimonianza cristiana. In un tempo in cui la Chiesa è chiamata a rinnovare il proprio slancio missionario, anche le confraternite sono invitate a porsi con rinnovato entusiasmo al servizio delle comunità, in stretta collaborazione con i Pastori e in sintonia con il cammino sinodale della Chiesa universale. Il Decreto e la Nota rappresentano, dunque, una bussola sicura per il presente e per il futuro di queste realtà: strumenti antichi e sempre attuali di santificazione e di carità operosa, radicati nella tradizione, ma aperti alle sfide del nostro tempo.














