Si è concluso questo pomeriggio, nella prestigiosa cornice dei Martedì Letterari del Casinò di Sanremo, l’evento dedicato al 400° anniversario della nascita di Giandomenico Cassini, con una lectio magistralis a cura della professoressa Chiara Ferrari. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Comitato Nazionale Cassiniano, il Comune di Perinaldo, il Liceo Cassini e l’Unesco, ha rappresentato un momento di alto profilo scientifico e culturale, celebrando una delle figure più illustri dell’astronomia italiana.
Chiara Ferrari, direttrice di SKA-France e rappresentante scientifica per la Francia all’interno del board dell’organizzazione internazionale SKA, ha offerto al pubblico una riflessione affascinante sul tema “Esplorazione e scoperta dell’universo: Gian Domenico Cassini all’era dell’intelligenza artificiale”. Un intervento che ha tracciato un ideale filo conduttore tra l’opera pionieristica di Cassini, vissuto nel XVII secolo, e le nuove frontiere dell’astrofisica moderna, segnate dall’uso di tecnologie avanzate e dall’analisi di big data.
Nel suo intervento, la professoressa Ferrari ha illustrato il ruolo fondamentale di progetti come lo Square Kilometre Array (SKA), il più grande radiotelescopio mai concepito, in fase di realizzazione, che permetterà di esplorare l’universo profondo con una sensibilità senza precedenti. Un'opera che richiede competenze avanzate in ambito tecnologico e informatico, inclusa l'intelligenza artificiale, strumento ormai imprescindibile per elaborare la mole enorme di dati raccolti.
Chiara Ferrari, laureata in Astronomia all’Università di Bologna e con un dottorato conseguito a Nizza, lavora dal 2008 all’Osservatorio della Costa Azzurra. Da anni studia le grandi strutture cosmiche e le emissioni radio diffuse che le caratterizzano, e oggi è in prima linea nella progettazione scientifica e tecnica di SKA, considerato uno dei progetti chiave per il futuro dell’astrofisica mondiale.
L’incontro ha suscitato grande interesse e partecipazione, offrendo al pubblico uno sguardo avvincente sulla continuità tra passato e futuro della scienza, in un momento in cui il nome di Giandomenico Cassini torna a brillare tra le stelle.


































