La nuova edizione della Sanremo Summer Symphony si preannuncia come la più partecipata di sempre. Lo dicono i numeri e lo confermano le parole dell’assessore alla Cultura Enza Dedali e del direttore stabile e artistico dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, Giancarlo De Lorenzo, durante la presentazione ufficiale del programma 2025.
“Le presenze sono triplicate rispetto agli esordi della rassegna – hanno affermato i due – e stiamo già prevedendo la possibilità di registrare una lunga serie di sold out. È un dato che ci emoziona e ci responsabilizza. Stiamo anche avviando un censimento del pubblico della sinfonica e ci colpisce positivamente la forte presenza di stranieri, in particolare per gli appuntamenti di musica classica. Tanti arrivano dalla Costa Azzurra, confermando la vocazione internazionale di Sanremo”.
A sottolineare il successo crescente è stato anche il Maestro De Lorenzo: “Stiamo costruendo un’offerta musicale trasversale, capace di unire generi, culture e pubblici differenti. Ma sempre nel nome della qualità, dell’innovazione e della bellezza. Questa estate sarà ancora più speciale”.
Radici e ritorni: la sinfonica celebra il legame col territorio. Un altro elemento che caratterizzerà la Sanremo Summer Symphony 2025 sarà il forte legame con la territorialità. Come emerso durante la presentazione, diversi artisti coinvolti nella rassegna vantano legami diretti con il Ponente ligure: Raphael Gualazzi, ad esempio, ha rivelato di avere origini a Coldirodi, mentre Francesco Pannofino – atteso con lo spettacolo “Il carnevale degli Animali" – è originario di Pieve di Teco. E poi ancora Simone Cristicchi, che proprio a Sanremo ha intrecciato uno dei percorsi più importanti della sua carriera, e molti altri nomi legati alla “Città della Musica”.
Una rassegna che dunque cresce nei numeri e nel prestigio, ma che non dimentica le proprie radici. Un festival che guarda lontano, ma parte da casa. E il pubblico, già in fermento, è pronto a viverlo tutto d’un fiato.














