/ Attualità

Attualità | 22 aprile 2025, 18:31

Ospedaletti, Bella Ciao "fuori" dal 25 aprile. Il sindaco Cimiotti: “La libertà non ha colore”. Goso: “Scelta incomprensibile”

Anche quest’anno, con l’arrivo del 25 aprile, a Ospedaletti si riaccende la polemica attorno alla presenza (anzi, all’assenza) di Bella Ciao durante le celebrazioni ufficiali della Festa della Liberazione

Ospedaletti, Bella Ciao "fuori" dal 25 aprile. Il sindaco Cimiotti: “La libertà non ha colore”. Goso: “Scelta incomprensibile”

Anche quest’anno, con l’arrivo del 25 aprile, a Ospedaletti si riaccende la polemica attorno alla presenza (anzi, all’assenza) di Bella Ciao durante le celebrazioni ufficiali della Festa della Liberazione. A pochi giorni dall’evento, il sindaco Daniele Cimiotti ha confermato che il celebre canto partigiano non verrà eseguito nel corso della cerimonia pubblica, ribadendo una linea già adottata negli scorsi anni dalla sua amministrazione.

"Non si suona "Bella Ciao" perché noi non rappresentiamo nessun partito – ha spiegato Cimiotti –. Durante la celebrazione farò un discorso incentrato sul concetto di libertà, che non appartiene a nessun partito. Non essendo legati ad alcuna forza politica, non intendiamo privilegiare nessuna parte, ma piuttosto difendere la libertà da qualsiasi ideologia, politica o religiosa. Le dittature, di qualunque colore siano, sono sempre da aborrire e rappresentano l’antitesi della libertà, e quindi dello spirito stesso del 25 aprile."

La decisione, tuttavia, continua a non convincere una parte del paese. Tra le voci critiche spicca quella del consigliere comunale di minoranza Alessandro Goso, farmacista e rappresentante della lista civica Ospedaletti Insieme, che nei giorni scorsi ha affisso in diversi punti del paese manifesti con il testo integrale di Bella Ciao, accompagnati da una dedica al padre Giuseppe, nome di battaglia “Titta”, partigiano che combatté sui monti di Cairo Montenotte.

"Trovo questa scelta incomprensibile – ha dichiarato Goso –. Le nuove generazioni devono conoscere il significato di questa canzone, che non ha colori politici né appartiene a un partito. "Bella Ciao" è un simbolo universale di resistenza e libertà.!

Con questo gesto, il consigliere ha voluto non solo ricordare la figura paterna, ma anche sottolineare quanto, secondo lui, sia importante che i simboli della Resistenza vengano mantenuti vivi nelle celebrazioni istituzionali. "Se non si può più cantarla, almeno possiamo leggerla. E farla leggere ai nostri figli," ha aggiunto.

Andrea Musacchio

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium