Non vi sono solo anatre, cigni e gabbiani all'Oasi del Nervia. L'area protetta, situata tra Camporosso Mare e Ventimiglia, ospita, infatti, diverse, a volte anche rare, specie di uccelli migratori, soprattutto nel periodo primaverile.
La zona speciale di conservazione viene scelta sempre di più dai volati che migrano come luogo di soggiorno in cui riposare dopo aver percorso centinaia di chilometri in volo. "E' la stagione in assoluto migliore per vedere uccelli migratori nell'Oasi perché nei mesi di aprile e maggio siamo proprio nella fase più intensa della migrazione" - fa sapere Rudy Valfiorito, vicepresidente di Natura Intemelia Aps - "Negli anni passati sono già state censite circa 240 specie di uccelli, che sono la metà di quelle vivono in Europa".
Airone rosso, garzetta e cutrettola sono solo alcune delle specie che si possono osservare all'Oasi del Nervia, in particolar modo durante i birdwatching organizzati da Natura Intemelia Aps, associazione nata nel 2024 dall'esigenza di contribuire a tutelare in modo adeguato il patrimonio naturalistico ed ambientale della provincia di Imperia. "In questi ultimi giorni abbiamo fatto delle uscite di osservazione e di monitoraggio e in poche ore siamo riusciti a contare diverse decine di specie" - sottolinea Rudy - "Nell'oasi al momento sono presenti, per esempio, aironi rossi, garzette, cutrettole, culbianchi, stiaccini e tantissimi altri piccoli uccelli".
In questo periodo sono stati avvistati anche uccelli rari. "Ci è capitato di vedere anche un tarabuso, che è la specie più rara di aironi. Non si vedeva qui dagli anni '80" - mette in risalto Valfiorito - "L'airone cenerino, per la prima volta, ha nidificato all'Oasi. Inoltre, abbiamo visto anche un ibis sacro che, però, purtroppo è una specie esotica invasiva che sta colonizzando l'Italia dopo essere stato introdotto dall'Africa".