Oggi lunedì 10 febbraio il liceo G.D. Cassini ha inaugurato la seconda edizione della Cassini’s Festival Week in un clima di grande gioia ed entusiasmo.
La mattinata è iniziata con il saluto della dirigente, dott.ssa Mara Ferrero che ha accolto calorosamente l’Istituto agrario Baruffi di Ormea, l’università di Genova e il liceo G. Galilei in collegamento da Potenza con il quale è in atto una stretta collaborazione giornalistica.
Tra rappresentanti delle istituzioni spiccavano il vicesindaco Fulvio Fellegara e il consigliere regionale Chiara Cerri. Accompagnati da intermezzi musicali a cura della Cassini’s Band e del Liceo Musicale oggi ci hanno tenuto compagnia il giornalista musicale Andrea Spinelli e il patrono dell’Ariston Walter Vacchino. Il dott. Spinelli che nel suo curriculum vanta collaborazioni con numerose testate giornalistiche nazionali e con riviste specializzate nel settore musicale, ha allietato la mattina raccontando alcuni aneddoti relativi alla sua lunga e brillante carriera. Nato a Perugia città che gli ha trasmesso la grande passione per il Jazz e il rock , ha ammesso di essersi avvicinato al mondo del giornalismo per “colpa” dei Pink Floyd e di David Bowie, artisti che per altro è riuscito a intervistare. Ha rivelato al pubblico in sala che le sue interviste preferite sono quelle in cui il cantante non si limita a raccontare solo del suo lavoro e dei progetti, ma si apre e rivela i propri sentimenti e ha anche il coraggio di esporre le proprie fragilità. Di grande interesse per il pubblico e per noi giovani studenti che ci cimentiamo in attività di “giornalismo” è stata la sua riflessione sul valore del giornalismo fondato non su come si racconta ma su ciò che si racconta. La verità del fatto e quindi la sua attendibilità e la limpidezza delle fonti sono elementi basilari che il giornalismo del ventunesimo secolo non può ignorare per non perdere di vista la funzione etica che le è propria. Le notizie si affollano e la divulgazione social è sempre più pervasiva è il rischio è che si presti poca attenzione alle fonti e alla loro veridicità. A dimostrazione di ciò un dato: l’aumento del numero dei giornalisti presenti in sala stampa a Sanremo che è più che raddoppiato. Ha concluso il suo intervento constatando, con una nota di malinconia, come il senso di squadra sia progressivamente perso e soprattutto come talora anche la libertà di espressione debba superare ostacoli, perché la libertà della stampa è la libertà dei suoi cittadini.
La mattina è proseguita con l’intervento del “nostro” Walter Vacchino, che è stato intervistato dagli studenti di Radio Galilei del liceo di Potenza. L’argomento principale è stato il Festival e la sua evoluzione nel corso degli anni e come si siano modificati gli strumenti di fruizione della kermesse musicale. La macchina organizzativa del Festival riesce a “stare al passo” con la tecnologia a partire dalla scenografia sul palco al televoto. Con grande abilità il dottor Vacchino ha saputo coniugare leggerezza e responsabilità, creando un parallelo fra il click per il voto online al Festival e il diritto-dovere di voto politico come elemento basilare della rappresentatività democratica. La conversazione è terminata con l’invito alle generazioni a lottare per i propri sogni, che se inseguiti con fedeltà e costanza talvolta si avverano. Graditissimo anche l’intervento del dottor Roberto Campagna “provveditore agli studi” che ha sancito la sua vicinanza e quella dell’istituzione che lui rappresenta alla iniziativa organizzata dal Cassini, cioè la Cassini Festival Week.
Protagonista, come in ogni Festival che si rispetti, è stata la musica: bellissime e coinvolgenti le esecuzioni sia del Liceo musicale sia della Cassini’s Band, perché la musica del Liceo Cassini è la musica di Sanremo.

























