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Attualità | 01 ottobre 2024, 12:28

Sanremo: il maltempo fa cadere parte di un pino ai 'Regina Elena', l'Assessore "Nessuno vuole abbatterli, abbiamo dovuto metterlo in sicurezza" (Foto)

Tornano a protestare le associazioni ma Ester Moscato conferma che nessun pino, se non a rischio, sarà abbattuto

“Nessuno vuole abbattere i pini dei giardini Regina Elena o di altre zone, ma semplicemente il Comune ha la responsabilità di verificare le condizioni di tutte le piante presenti in città ed evitare che possano arrecare pericolo a residenti e turisti”. Ester Moscato aveva praticamente esordito in questo modo, nel luglio scorso, evidenziando come sia lei in qualità di Assessore all’ambiente e al verde pubblico che l’intera Amministrazione, intende abbattere piante o alberi a Sanremo, se non in casi di estremo pericolo. Nelle ultime ore si erano rincorse voci, secondo le quali il Comune stava abbattendo uno dei tanto contestati pini marittimi dei giardini Regina Elena.

Tanto che alcuni residenti e fruitori dei giardini, supportati da alcune associazioni, avevano evidenziato la situazione anche al nostro giornale. Ma non è così. Effettivamente, nei giorni scorsi, il maltempo aveva provocato la rottura di una grossa porzione di un pino e, per evitare che la stessa potesse cadere sulla testa di qualcuno, gli operai di palazzo Bellevue sono intervenuti per mettere la pianta in sicurezza. Si tratta di un pino di categoria ‘C’, ovvero non da abbattere (è obbligatorio quando le perizie lo classificano in ‘D’), anche se chiaramente il forte vento e la pioggia dei giorni scorsi, hanno creato ulteriori problemi al pino.

Quella delle piante da abbattere o meno è una querelle che, da tempo vede forti discussioni tra associazioni e comitati della città dei fiori e chi, ovviamente, ha la responsabilità (il Comune) di garantire l’incolumità dei cittadini. Una ‘strettoia’ nella quale gli amministratori devono lavorare, evitando di depauperare il patrimonio verde della città, ma evitare anche i rischi per la popolazione. Anche oggi, interpellato dal nostro giornale, l’Assessore Moscato ha confermato l’assoluta volontà di mantenere tutti gli alberi che non corrono rischi, compresi i pini marittimi dei giardini Regina Elena. Intanto prosegue sempre attento il monitoraggio di palazzo Bellevue, sia per le piante di proprietà comunale che per quelle private, che devono essere mantenute dai rispettivi proprietari.

Nei mesi scorsi, lo ricordiamo, era stato infatti contestato il progetto di restyling dei giardini sopra la città vecchia, chiedendo all’allora giunta Biancheri di fermarlo e rivedere le scelte, in modo da non perdere il patrimonio verde della zona. L’Assessore Moscato ha rassicurato su almeno sette dei nove pini presenti ai giardini Regina Elena: “Sono infatti integri e nessuno li toccherà, anche quando scatteranno i lavori per il progetto che è in fase di revisione”. Si rimane in attesa della revisione del progetto, approvato lo scorso anno dalla precedente Amministrazione per un totale di 700mila euro, nell’idea disegnata dall’architetto torinese Agostino De Ferrari. Per i Giardini sarà un ritorno all’antico, all’origine dell’800, oltre a una ricerca di valori ecologici per la valorizzazione degli ambienti urbani senza tralasciare la parte botanica.

Sulle fasce verso San Costanzo era previsto il ripristino dei camminamenti e delle aree verdi, mentre la parte più importante dell’intervento sarà sul belvedere di fronte alla fontana dei giardini, già al centro di un restyling. Prevista l’implementazione della vegetazione oltre alle aree gioco con intrattenimenti anche più piccoli che si andranno a integrare con il percorso calviniano. C’è anche l’intenzione di aprire un chiosco-bar in modo da avere un presidio costante sul territorio. Prevista la riqualificazione della zona sotto la doppia scala storica con una piccola piazza. Attenzione massima alla sicurezza con una nuova illuminazione che aiuterà le telecamere già installate nei mesi scorsi. L’intervento è stato finanziato grazie al piano ‘Pinqua’ (Programma Innovativo della Qualità dell’Abitare) di Regione Liguria.

Carlo Alessi

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