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Sanità | 29 giugno 2023, 12:24

Regione annuncia punti nascite a Imperia e Sanremo: Biancheri “Ci sentiamo presi in giro”, Gratarola “Così rispettiamo il territorio” (video)

L'assemblea dei sindaci si è riunita in Comune a Sanremo per discutere dei temi 'caldi' in ambito sanitario, dai punti nascite all'ospedale unico passando per l'ormai cronica carenza di personale

L'assemblea dei sindaci in Comune a Sanremo

L'assemblea dei sindaci in Comune a Sanremo

Manterremo un punto nascite a Imperia e uno a Sanremo”. È questo l’annuncio, del tutto inaspettato, che l’assessore alla Sanità di Regione Liguria Angelo Gratarola ha portato all’attenzione dell’assemblea dei sindaci riunita questa mattina in Comune a Sanremo.
Il sistema sanitario locale sta facendo i conti con nodi che sembrano ben lontani dall’essere sciolti: dal braccio di ferro tra Imperia e Sanremo per il punto nascite alla carenza di personale, passando per il progetto dell’ospedale unico a Taggia. Senza dimenticare la riorganizzazione generale del servizio in un territorio complesso e ampiamente popolato da anziani.

Le parole dell’assessore regionale alla Sanità non sono piaciute al sindaco di Sanremo Alberto Biancheri che, facendo leva in particolare sulla cronica assenza di personale, ha tuonato: Ci sentiamo presi in giro. E sono stati diversi i sindaci della provincia che hanno chiesto durante la riunione che il dibattito politico venga scisso da quello per la riorganizzazione della sanità a Ponente.

Le interviste

 


Il doppio punto nascite e il problema del personale

Angelo Gratarola, assessore regionale alla Sanità: “La creatura imperiese ha poco personale medico, abbiamo presentato anche al Ministero l'idea di avere anche un punto nascite con due luoghi dove si possa partorire a Imperia e a Sanremo. Il direttore sanitario di Asl sta lavorando al progetto per avere poi come punto di caduta l'ospedale di Taggia tra 4 o 5 anni. Strappare la ginecologia a Imperia rischia di avere il problema del personale che non si sposta e si rischierebbe di rimanere senza nessun punto nascita. Il personale ostetrico c'è, il problema sono i medici che non bastano e infatti dobbiamo usare quelli delle cooperative. Stiamo lavorando insieme ad Asl anche con le università”.
Alberto Biancheri, sindaco di Sanremo: “La mancanza di personale è il problema numero uno. I Comuni possono anche mettere a disposizione le foresterie, ma poi chi mette i soldi per sistemarle? Serve una pianificazione insieme a Regione Liguria. Il punto nascite è la cosa che mi preoccupa di più. A fine dicembre 2022 si è parlato di un unico punto, oggi dopo sei mesi la cosa viene ribaltata con l'apertura di due punti nascite. Sono felicissimo, ma ci vogliono dire come e quando? Mancano queste risposte. Prima abbiamo speso 5 milioni di euro per un punto nascite nuovo, ci sentiamo presi in giro. Non è un problema tra Imperia e Sanremo, ma di coerenza e di rispettare i cronoprogrammi che a oggi non sono stati rispettati e la cosa mi preoccupa molto”.
Filippo Maria Stucchi, direttore generale Asl1: “La proposta è utile per il territorio, la sfida è quella di trovare il personale. Dobbiamo attendere l'iter del piano sociosanitario entro l'estate e speriamo di essere pronti per l'autunno”.

Asl1 zona disagiata 

Angelo Gratarola, assessore regionale alla Sanità: “L'On. Ilaria Cavo ha presentato un ordine del giorno per il riconoscimento della Asl disagiata che permetterebbe di avere alcune maggiorazioni negli stipendi per chi lavora in una zona dove l'estero rappresenta un elemento attrattivo come lo è la Francia. La Lombardia ha dichiarato di provare a ottenere un incentivo di confine, una quota in denaro per medici e infermieri che lavorano in queste aree. Dobbiamo verificare se è sostenibile”.
Alberto Biancheri, sindaco di Sanremo: “Si parla di indennità di confine, dicevano che non era possibile ora invece si apre uno spiraglio. Avevo sollevato con Toti e con il ministro Schillaci l'idea della zona disagiata e hanno sorriso, oggi invece se ne inizia a parlare”.
Filippo Maria Stucchi, direttore generale Asl1: “Dobbiamo convincere il Ministro e il Governo a incentivare i medici a lavorare nel nostro territorio e snellire le pratiche per le assunzioni. L'imperiese deve essere zona disagiata perché lo è per quanto riguarda le risorse umane. Abbiamo sistemi diversi e contratti diversi rispetto alla Francia, dobbiamo incentivare i professionisti”.

La nota di Regione Liguria

Si è concluso, con l'illustrazione del Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2025 nella conferenza dei sindaci di Asl 1 questa mattina presso la sede del Comune di Sanremo, il percorso regionale di condivisione del PSSR in fase di approvazione. In attesa del parere del ministero della Sanità, il Piano è stato illustrato agli amministratori locali imperiesi.
"Il territorio della Asl 1, pur non essendo il più vasto - ha sottolineato l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola - presenta alcune peculiarità. La vicinanza alla Francia genera una funzione osmotica negativa sottraendo personale. La politica sta tentando di fronteggiare il problema con alcune misure tra le quali un ordine del giorno presentato alla Camera dei Deputati con primo firmatario l'on. Ilaria Cavo, che riguarda alcune valorizzazioni per le aree disagiate come questa. Questa area merita dunque un'attenzione su particolari aspetti".
Tra questi c'è anche il tema dei punti nascita. "L'interlocuzione con il ministero e i territori ha consentito di maturare un nuovo percorso: quello di avere in Asl 1 un'unica struttura con un unico primario, ma due luoghi dove poter partorire, Imperia e Sanremo – ha evidenziato l’Assessore -. Si tratta di una progettualità che ha analogie con quanto accadrà a Genova tra l'ospedale Villa Scassi e l'ospedale Evangelico. La direzione sanitaria della Asl 1 lavora a questa soluzione fino a quando non sarà pronto l’ospedale unico del Ponente a Taggia. Riteniamo che con questo percorso si rispettino le necessità di un territorio articolato. I tempi per la sua attuazione dipendono dal reperimento del personale: sulle ostetriche siamo a buon punto con l'attivazione di una graduatoria mentre per i ginecologi pensiamo anche di coinvolgere l'Università di Genova. Quel che è certo è che, nel frattempo, il punto nascite di Imperia continuerà a lavorare a pieno ritmo".
Ma la conferenza dei sindaci di Asl 1 è stata anche l'occasione per annunciare la prossima partenza della sperimentazione nell'area imperiese del numero unico per le cronicità 116117. "Si tratta del numero unico europeo per l’accesso alle cure mediche non urgenti e ad altri servizi sanitari territoriali a bassa intensità/priorità di cura – sottolinea Gratarola - Abbiamo individuato nel territorio imperiese l'area sulla quale testare per un anno la sua attività in vista dell'estensione a tutta la Liguria. Presto il servizio partirà e ne daremo ampia comunicazione per far comprendere il senso di un’attività che tratta le patologie croniche non urgenti, molto frequenti nella popolazione ligure".
Durante l'illustrazione del Piano Socio Sanitario Regionale in Asl 1 è stato fatto il punto anche sull'ospedale di Bordighera. "Un mese fa è stato aperto il reparto di medicina - ha evidenziato Gratarola - Entro luglio si aprirà la riabilitazione specialistica e le cure intermedie. Entro la fine di settembre si lavora per aprire la chirurgia e le sale operatorie che avrà come punto di caduta la trasformazione del Punto di Primo Intervento in Pronto Soccorso. E, come previsto, entro il 31 dicembre l'ospedale pubblico passerà completamente a gestione privata".
Il documento programmatico della Sanità regionale, dopo aver concluso il suo percorso di condivisione nelle Asl liguri, concluderà l’esame della Commissione regionale Sanità prima del passaggio definitivo in Consiglio regionale.

Pietro Zampedroni

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