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Attualità | 16 dicembre 2022, 07:56

Bordighera: restyling del lungomare, dopo la discussione di ieri in Consiglio interviene 'Italia Nostra'

Le osservazioni degli esponenti ponentini dell'associazione, Daniela Cassini e Luca De Vincenzi

Bordighera: restyling del lungomare, dopo la discussione di ieri in Consiglio interviene 'Italia Nostra'

“Come ‘Italia nostra’ sezione del Ponente Ligure abbiamo potuto studiare accuratamente i documenti ufficiali forniti dal Comune con l’ausilio di un consulente tecnico e nell’obiettivo di tutelare l’interesse pubblico richiedendo la verifica in via preventiva di alcune problematiche emerse. Le nostre osservazioni sono mirate soprattutto all’impatto dell’opera di restyling della passeggiata sul filare storico di Araucarie, a nostro avviso non adeguatamente valutato neanche in fase di progettazione esecutiva (approvazione della Giunta Comunale del 18 novembre scorso”.

Intervengono in questo modo Daniela Cassini e Luca De Vincenzi, all’indomani del Consiglio comunale di Bordighera, che ha discusso la pratica relativa al restyling del lungomare della città delle palme. “Le verifiche richieste agli Enti di competenza, oltre a salvaguardare il patrimonio botanico – proseguono - vogliono garantire la correttezza degli atti e dei passaggi autorizzativi e insieme ad altre proposte avanzate vogliono concorrere al miglioramento dell’intervento di riqualificazione dell’area storica, tanto cara alla città. La parte più antica del Lungomare di Bordighera, chiamata Lungomare Argentina, è lunga circa 700 metri ed ha molte unicità, tra cui la più insostituibile è un filare monumentale di 55 alberi di Araucaria heterophylla, specie di origine Australiana. Il filare è stato inserito nell'elenco nazionale degli alberi monumentali per rarità botanica e bellezza paesaggistica. Compare nell'elenco degli alberi monumentali della Liguria al numero 50, con scheda identificativa 05/A984/07. Il filare di Araucaria è protetto dalla legge 10/2013; e poichè per la sua bellezza paesaggistica è stato dichiarato di interesse pubblico, è tutelato anche dal D.lgs 42/2004. I lavori come previsti nella parte di realizzazione della pista ciclabile, realizzazione sottofondo, pavimentazione, illuminazione, risultano rischiosi per le Araucarie presenti e hanno generato preoccupazione nella cittadinanza, nonché tra tecnici, botanici ed agronomi”.

Questi sono gli elementi segnalati da ‘Italia nostra’:
- il progetto, sin dalla sua prima stesura di fattibilità, non menziona la monumentalità dell'area e sembra non rispettare le leggi che tutelano il filare arboreo monumentale. Pur non essendo previsto sulla carta l’abbattimento di alcun esemplare di Araucaria del filare monumentale, le opere previste nel progetto intervengono pesantemente sul suolo e quindi sull'apparato radicale degli alberi. Le lavorazioni avverranno inevitabilmente entro la zona di protezione delle Araucarie, monumenti tutelati dalla legge 10/2013 e successive integrazioni;
- la drastica modifica dell’area di verde e giardini del Lungomare porterà alla modifica del piano di campagna; su tutte le attuali aree a giardino vengono disegnate nuove aiuole che in diversi punti si alzano fino a 1 metro e 40 centimetri dal piano zero attuale; i movimenti di terra presumibilmente andranno a recidere l'apparato radicale degli alberi; i sottoservizi e le strutture per raccogliere le acque piovane dalla ciclabile necessiteranno di scavi dove sono a dimora le Araucarie. È inoltre prevista l’eliminazione di un numero indefinito di piante presenti accanto alle Araucarie nella zona dei giardini: anche in questo caso le Linee guida per la cura e la salvaguardia degli Alberi Monumentali mettono in guardia poiché “questo intervento potrebbe influenzare l'equilibrio biologico, fisiologico e meccanico degli esemplari monumentali. L'eliminazione di piante presenti sotto gli alberi monumentali può portare a esporre l'albero e le sue radici a modificazioni repentine ed indesiderate.

“Dal capitolato d’appalto – proseguono Cassini e De Vincenzi - non c’è evidenza che la gara sia rivolta a ditte esecutrici specializzate. Il rilievo di alcuni degli esemplari di Araucarie nelle planimetrie del progetto esecutivo approvato evidenzia altri rischi da approfondire in ordine alla rispondenza delle misurazioni. A fronte della relazione spaziale molto stretta tra le Araucarie e il tracciato previsto per la pista ciclabile, come Italia Nostra abbiamo voluto far eseguire la verifica delle misurazioni da un Geometra consulente. Alcune misurazioni riportate nel progetto definitivo sono difficilmente compatibili con la realizzazione della ciclabile secondo il percorso progettato. Manca ad oggi la richiesta del Comune di parere obbligatorio e vincolante, all'ex Direzione generale foreste – Difor IV del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, per la tutela e la salvaguardia degli Alberi Monumentali, ai sensi della circolare n. 461/2020. Tale parere potrebbe infatti incorporare prescrizioni che richiedono modifiche del progetto, o ritenere non ammissibili ad autorizzazione gli interventi descritti nel progetto che possono determinare modifiche negli apparati radicali delle Araucarie”.

“In conclusione – terminano - con queste segnalazioni articolate chiediamo nel nostro ruolo di responsabile vigilanza sul territorio che queste verifiche da parte degli enti di tutela circa la compatibilità delle previsioni di progetto con la normativa vigente siano eseguite al più presto e comunque prima di qualsiasi procedura di appalto e inizio lavori. In questo contesto abbiamo proposto altresì alla Soprintendenza di apporre un vincolo puntuale sui giardini che ospitano il filare di Araucarie monumentali, in modo che ogni tipo di intervento sia mirato alla valorizzazione dell’esistente, e non si rischi di perdere una zona con grande valore  storico, identitario e di unicità paesaggistica. E' indubbio che il Lungomare richieda, e noi di Italia Nostra lo auspichiamo, un intervento di riqualificazione e di adeguamento servizi. L'usura del tempo e alcune scelte discutibili hanno impoverito la bellezza del patrimonio ambientale, paesaggistico, vegetale. La volontà della nostra associazione è quella di dare valore al patrimonio storico e botanico rispettando l'attuale disegno dei giardini a nord del Lungomare, mantenendone e migliorandone l'attuale fruibilità, salvaguardando e valorizzando nel contempo il patrimonio monumentale, unico in Italia e in Europa”.

Redazione

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