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Politica | 03 maggio 2022, 13:33

Sanremo: mobilità collettiva per i 37 dipendenti di bar e ristoranti, Cgil e Uil attaccano il Cda del Casinò

La Filcams Cgil e la Uiltucs chiedono l’immediata convocazione del tavolo regionale per l’esame congiunto

Sanremo: mobilità collettiva per i 37 dipendenti di bar e ristoranti, Cgil e Uil attaccano il Cda del Casinò

“Non è bastato avere un atteggiamento di riflessione condivisa con l’Amministrazione Comunale proprietaria della Casinò Spa e l’Igea Group srl e tutti i sindacati. La Casinó Spa toglie la clausola sociale, riduce gli ambienti da gestire, toglie il minimo garantito e assegna all’Igea Srl  la ricetta che viene eseguita alla lettera. L’Igea Srl sembra per questo un’ottima esecutrice”.

Interviene in questo modo la segreteria generale della Filcams Cgil, Laura Ciccarelli, dopo aver ricevuto la comunicazione della procedura di mobilità per il licenziamento collettivo dei 37 lavoratori della ristorazione nei bar e ristoranti del Casinò. “Da buona azienda nel settore dei multiservizi ha anche quello delle pulizie e, come tale – prosegue ironicamente - ha dato le sue indicazioni per iniziare a togliere ciò che non serve più al Casinò, ovvero le persone, i lavoratori e i loro contratti. A quelli ‘presi’ dall’Igea srl hanno chiesto di dimettersi e, a quelli non presi, hanno suggerito alla Elior di licenziarli”.

“Così come all'epoca della giunta Zoccarato – va avanti la Filcams Cgil – il contratto di solidarietà per il Casino di Sanremo sottoscritto da tutti gli attori ad esclusione della Cgil  venne portato all'attenzione della giunta regionale che ebbe un ruolo di equilibrio e di ‘moral suasion’ per favorire una soluzione ragionevole per tutti. Oggi ci ritroviamo nella stessa situazione per quel che riguarda la necessità di trovare con il concorso della giunta regionale una soluzione di equilibrio per i lavoratori della ristorazione del Casinò di Sanremo”.

Per Filcams Ccgil e Uiltucs tutti i lavoratori indistintamente coinvolti hanno diritto a mantenere il regime di continuità contrattuale e di legge possibile, anche attraverso gli ammortizzatori sociali: “E’ assurdo – dicono i sindacati - aver costretto le persone alle dimissioni volontarie altrimenti non avrebbero potuto lavorare già dal primo maggio per l’Igea Srl. Assurdo che un’azienda  neonata da un anno con capitale sociale di 10.000 euro (un oggetto sociale che richiama attività nel fattorinaggio, carico e scarico merci, autotrasporto, attività di giardinaggio, attività di pulizia in genere) con zero dipendenti, possa essere ciò che eleva il servizio della ristorazione della Casa da Gioco di Sanremo!”

La Filcams Cgil e la Uiltucs chiedono l’immediata convocazione del tavolo regionale per l’esame congiunto: “Se lasciamo fare al Cda del Casinò e all’Igea – terminano i sindacati - presto non rimarrà più nessuno compresi i neo assunti dimissionari. A questo punto che l’Assessorato Regionale al Lavoro e Politiche attive dell’occupazione metta uno stop a questo brutto susseguirsi di azioni sanremesi, sulla pelle dei 37 lavoratori”.

Carlo Alessi

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