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Attualità | 01 marzo 2022, 07:11

Il grande dolore degli ucraini residenti nell'imperiese: "Non siamo nazisti. Dove sono i paesi che avrebbero dovuto difenderci?" (Video)

La portavoce della comunità ucraina, Yevheniya Lysohor, ci spiega quali sono gli accordi attualmente ignorati dai paesi che nel 1994, attraverso il memorandum di Budapest, si erano impegnati a difendere la loro nazione anche dall'attacco russo

Il grande dolore degli ucraini residenti nell'imperiese: "Non siamo nazisti. Dove sono i paesi che avrebbero dovuto difenderci?" (Video)

Un grande grido di dolore e una forte richiesta d'aiuto parte dalla comunità ucraina della provincia di Imperia. Solo nel capoluogo i residenti, di origine ucraina, sono 126 ma la comunità più consistente è sparsa tra Sanremo e Ventimiglia, per un totale di quasi 800 persone che vivono stabilmente da almeno due generazioni. A Sanremo sono oltre 300. Nella città di confine invece, 63 e a Bordighera 45.

La dimostrazione della loro unione è arrivata ieri sera durante la manifestazione che si è svolta a Imperia, in piazza De Amicis. Non è stata solo un'iniziativa rivolta a chiedere, come sta avvenendo in tutto il mondo, la pace e il cessare le armi bensì è stato un momento in cui il popolo ucraino ha ribadito la propria sovranità popolare e anche le mancanze che l'Europa ha avuto nei confronti non solo del loro paese, ma soprattutto nell'aver coscientemente lasciato agire la Russia di Putin.

"Nel 2022 è inaccettabile e inammissibile vedere queste immagini di guerra che per fortuna possiamo far vedere anche agli altri tramite i social. Il dolore che stiamo vivendo - dice al nostro giornale Yevheniya Lysohor, portavoce della comunità ucraina imperiese e pianista che vive a Sanremo, non è nato nella notte tra il 23 e il 24 febbraio, ma risale a molto tempo prima".

"Il 5 dicembre 1994 è stato firmato il memorandum di Budapest, ci spiega, e secondo questo memorandum l’Ucraina, la Russia, gli Usa e l’Inghilterra hanno stretto un accordo in cui esplicitamente l’Ucraina, che era il terzo paese al mondo come consistenza delle armi nucleari si è impegnata a smaltirle per avere in cambio la sicurezza dei confini. Ma ciò come ben vedete non è accaduto. Nel 2014 abbiamo avuto il grande dolore della Crimea che - ci tiene a sottolineare,  è sempre stata una repubblica autonoma".

"La Russia ci chiede la demilitarizzazione e denazificazione, ma chi può garantire che non lo faranno con altri paesi?, evidenzia. Non è un ragionamento sano nel 2022. Non c’è nessuna prova con cui si può dire che il popolo ucraino è un popolo nazista".

"Poi arriva la questione Donbass (la regione ucraina che chiede l'annessione alla Russia ndr). Dove sono i paesi che hanno assicurato questo memorandum? Perché non stiamo agendo secondo la legge internazionale? Siamo fortunati ad avere tutto il sistema legislativo e ribadiamo che lo stesso è pronto ad essere usato. Noi chiediamo solo giustizia e il rispetto degli accordi fatti. Facciamo finire questa guerra, muoiono tantissime persone ed è inaccettabile". 

Angela Panzera

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