ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
 / Attualità

Attualità | 04 febbraio 2022, 07:11

Il Festival di Sanremo visto dai ristoranti: "Manca la festa in città, non ci sono cantanti in giro e quindi meno gente"

Il Festival di Sanremo e i ristoranti, come sta andando? Non è solo questione di audience, queste attività sono uno dei 'termometri' per valutare la kermesse in città.

Il Festival di Sanremo visto dai ristoranti: "Manca la festa in città, non ci sono cantanti in giro e quindi meno gente"

Il Festival di Sanremo e i ristoranti, come sta andando? Non è solo questione di audience, queste attività sono uno dei 'termometri' per valutare la kermesse in città. 

Prima del Covid, da via Gaudio, passando per piazza Bresca e fino al mare non c'era un tavolo vuoto per tutta la settimana del Festival con ristoranti impegnati a coprire più turni di lavoro fino a notte. Oggi la situazione è ben diversa. Certo, meglio dell'anno scorso quando i locali erano chiusi e quei pochi aperti o si arrangiavano con il delivery o con il servizio mensa. 

"Noi siamo stati fortunati ci racconta Raffaele Martino del ristorante Da Nicò - riuscivamo a lavorare poco con il Festival. Siamo contenti per quello che c'è quest'anno, non mancano le persone da fuori città o connesse alla manifestazione. Abbiamo avuto la famiglia Berrettini a cena pochi giorni fa. In questa settimana i nostri clienti ci hanno chiesto i carciofi di Sanremo in tutte le salse ma anche i gamberi, mentre per i vini, Vermentino e Pigato vanno per la maggiore. Noi comunque favoriamo sempre le produzioni locali". 

Qualcosa manca: la festa in città. La kermesse è chiusa nel Teatro Ariston. Sono in molti a pensarlo e tra loro c'è Chicco Patrone del ristorante 'Chicco e Rosa': "Rispetto all'anno scorso è facile pensare che sia meglio perché eravamo chiusi. Oggi per regole e limitazioni i personaggi non vanno in giro o frequentano la città. Quindi succede che quel poco di gente che c'è a Sanremo fa avanti e indietro sperando di vedere qualcuno ma la realtà è che non c’è nessuno, tranne il personale Rai. Loro sono qui per lavorare quindi mangiano velocemente e poi scappano. Forse per un ritorno alla normalità bisognerà aspettare l'anno prossimo. Lavoreremo nel weekend ma i ritmi non sono quelli del Festival perché non c'è il Festival in città. Non è colpa di nessuno, sappiamo tutti che c'è ancora il rischio pandemico". 

Il punto è proprio questo, il Festival di Sanremo si viveva sia all'Ariston che fuori, soprattutto la notte. Paparazzi appostati al parapetto di via Nino Bixio a caccia di gossip. Pronti a immortalare cantanti, ospiti e più in generale i personaggi famosi mentre si intrattengono a cena magari insieme ad altri volti noti. Una immagine che spesso ha visto Marco Ventimiglia de 'La Pignese': "Quest'anno non ci sono cantanti e case discografiche in giro quindi questo vuol dire avere molta meno gente in città. Certo, per il weekend siamo sold out ma per il resto siamo un po' indietro. L'assenza del clima di festa è un aspetto importante. Quest'anno è l'unico anno in cui avrebbe avuto senso rimandare la kermesse di qualche settimana nella speranza che ci fossero meno restrizioni e quindi che si muovesse più gente. I clienti che vengono da noi chiedono gamberi e carciofi di Sanremo e più in generale pesce di qualità senza badare troppo alla spesa".

Sul lavoro serale diminuito concorda anche Emanuele Umberto Brancaccio. Lui e la sua famiglia hanno tre locali l'Osteria del Marinaio, l'Osteria del Marinaio da Umberto e il Dehor del Marinaio. Quindi uno spaccato tra via Gaudio, piazza Bresca e il lungomare davanti a porto vecchio: "Alla sera non si fa molto mentre già da domani e per la finalissima saremo pieni. C'è molto movimento a pranzo sul mare. Il clima e perché no anche la vista della nave, aiutano. Purtroppo mancano i cantanti e vip che girano in città. I turisti ci sono anche se pochi. Il cliente medio chiede gamberi o più in generale pesce e non esclusivamente di Sanremo. Oggi le persone guardano più al costo che non alla qualità del prodotto. Sui vini invece c'è più attenzione. Noi promuoviamo Vermentino e Pigato che vanno per la maggiore ma anche il Rossese di Dolceacqua è apprezzato".  

Anche vicino al Casinò la situazione non è delle migliori come ci spiega Stefano Ramos del ristorante Buenavista, anche lì i vip non mancavano prima del Covid: "C’è una riduzione del lavoro del 30 - 40%. Un po' per il virus ma in più manca il 'carrozzone' di persone che di solito si vedono in città o in piazza. Il Festival coincide con l'arrivo dei curiosi, dei fans che aspettano fuori dall'Ariston. Manca tutto questo richiamo nonostante il notevole successo".  

Concorda anche Cristian Romano del ristorante Mediterraneo di via Gioberti: "Alla sera si lavora ma non come gli altri anni. Noi, più che l'assenza dei cantanti notiamo quella dell'entourage che li accompagnava oltre a tutte quelle persone che spesso ruotano intorno al lavoro o alla vita privata delle persone famose. Rispetto al passato non riusciamo più a fare i due turni. Se si pensa a rimandare l'evento, mi chiedo poi a quando e se sarebbe davvero cambiato qualcosa". 

Stefano Michero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium