“È la prima volta che propongo una canzone al Festival anche se a volte il pensiero mi ha sfiorato facendo questo mestiere in Italia”.
Quella di Giovanni Truppi al 72° Festival di Sanremo sembra un’avventura nata quasi per caso, con una delicata “Tuo padre, mia madre, Lucia” che in poche ore ha già conquistato i cuori degli amanti della canzone d’autore. “Questo brano mi rispecchia totalmente - commenta l’autore - ed è il motivo per il quale l’ho portata al Festival. È una canzone nata nella mia testa, poi ho iniziato a lavorarla con pianoforte e chitarra. Non è nata per Sanremo, ma il contarlo, l’esperienza di Sanremo è nata perché c’era questo brano tra quelli ai quali stavo lavorando e abbiamo pensato fosse adatto per raccontarmi”.
Nella serata delle cover Giovanni Truppi porterà “Nella mia ora di libertà” di Fabrizio De André, insieme a Vinicio Capossela: “L’ho scelta perché me ne sento molto rappresentato, ha un testo che è un compendio di istanze che mi sembrano importanti in questo momento”.














