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Attualità | 26 gennaio 2022, 09:01

Bordighera: per la Giornata della Memoria apre la mostra sulla Shoah dell’Unione Democratica Culturale A.N.P.I. (Foto)

Appuntamento in via del Mercato 8 fino al 6 febbraio

Bordighera: per la Giornata della Memoria apre la mostra sulla Shoah dell’Unione Democratica Culturale A.N.P.I. (Foto)

Anche quest'anno, in occasione della Giornata della Memoria, l'Unione Democratica Culturale A.N.P.I. di Bordighera alza il sipario sulla mostra dedicata alla Shoah al civico 8 di via del Mercato.

Nella piccola ma ben organizzata sala, l'esposizione curata da Giorgio Loreti, commendevole personalità che con spirito di abnegazione agisce continuamente in favore di iniziative sempre vicinissime alla cultura e al sociale, propone reperti e opere che documentano la storia. Come pennellate lasciate sulla tela del tempo, con i colori dalle tonalità più cupe dell'umanità, le parole sui ritagli di giornale, le immagini dei lager e le testimonianze compongono il quadro dell'abominio e delle atrocità che purtroppo appartengono a questo mondo. Il nostro. 

Testi a tema, fotografie storiche tra cui spiccano quelle di Anna Frank, posta sulla porta d'entrata, quella di Olimpio Muratore martire della libertà, patriota deportato anch’egli dai nazi-fascisti nei campi di sterminio per non fare ritorno, queste, loro, al contrario, pennellate di luce in quel buio.

Risalto anche all'immaginazione di Gilberto Salmoni, superstite dei campi di concentramento di Buchenwald, recentemente insignito della cittadinanza onoraria dalla Città di Bordighera. Un omaggio a chi ha vissuto l'orrore e ancora oggi lo racconta con coraggio e forza diffondendone il doloroso ricordo affinché le generazioni future possano non commettere gli stessi delitti. 

Senza dimenticare la targa collocata sulla spiaggia di ‘Bagnabraghe’ per ricordare chi fu costretto a fuggire, con l'aiuto dei pescatori, verso la costa francese per la salvezza e la libertà.

Una visita è d'obbligo, uno sguardo al passato è doveroso per commemorare coloro che hanno dato la vita a causa di un'ideologia folle e che rappresenta quanto di più lontano esiste dalla creatura umana. Fermarsi, chiudere gli occhi, avvicinare lo spirito a quello di chi ha camminato su quella terra, affondato i piedi in quella neve, in quel fango, in quella paura, nell'angoscia di un periodo tragico, drammatico, e dire: mai più. Quel mondo, mai più. Siamo tutti uguali, siamo un unico popolo, siamo fratelli. Tutti.

La mostra è aperta fino al 6 febbraio, tutti i giorni dalle 17 alle 19, festivi compresi.

Diego Lombardi

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