ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
 / Attualità

Attualità | 25 agosto 2021, 07:10

Cartellone ‘no vax’ in centro a Sanremo, parlano i promotori: “La campagna di massa è pericolosa e non indispensabile”

L’associazione ‘Istanza Diritti Umani Piemonte, Liguria&Val d’Aosta’ replica anche alla dottoressa Mara Lorenzi: “La nostra salute è da salvaguardare e non possiamo sperimentare”

Il cartellone 'no vax' apparso in piazza Eroi

Il cartellone 'no vax' apparso in piazza Eroi

Qualche giorno fa ha fatto molto discutere la comparsa di un cartellone ‘no vax’ in piazza Eroi, nel cuore di Sanremo. Molti lettori ci hanno scritto per chiedere spiegazioni in merito e, tra i molti interventi, abbiamo pubblicato anche quello della professoressa Mara Lorenzi, consigliere comunale di Bordighera e, soprattutto, professore emerito alla Scuola di Medicina di Harvard a Boston (Usa).
Oggi riceviamo la mail dell’associazione ‘Istanza Diritti Umani Piemonte, Liguria&Val d’Aosta’ che desidera replicare sia al nostro articolo che all’intervento della professoressa Lorenzi.

La nostra Associazione, Istanza Diritti Umani Piemonte, Liguria&Val d’Aosta- APS, nata in occasione della manifestazione del 25 aprile 2021 - “Obbligo senza Evidenza” a Torino in piazza Castello, realizza iniziative volte alla promozione e tutela della salute e cura dei cittadini e degli operatori sanitari coinvolti nella pandemia Covid-19 dal 22.02.2020 - scrivono alla nostra redazione - operante su tutto il territorio nazionale, con particolare riferimento alla difesa del diritto alla salute, dei diritti umani e di ogni altro diritto sancito dalla normativa di diritto interno ed internazionale. Fra gli aderenti annoveriamo professionisti provenienti dal mondo della scuola, da quello giuridico e soprattutto operatori sanitari appartenenti a tutti i 22 rami dell’assistenza sanitaria, previsti dal nostro ordinamento, con laurea, anche magistrale, corsi post laurea di primo e secondo livello, quindi professionisti di grande rilievo scientifico. Moltissimi operatori sanitari, associati ad IDU, lavorano da tanti anni nel SSN, prendendosi cura della popolazione sia in strutture sanitarie territoriali o negli ospedali, strutture pubbliche e private. E tanti di noi sono stati in prima linea fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria conseguente alla diffusione del virus SARS-CoV2, prestando la loro opera sempre, senza paura (anche quando non c’erano i dispositivi o scarseggiavano), curando e soccorrendo i malati di Covid19 nei momenti più critici della loro esistenza e nel momento più difficile del nostro Paese. E non abbiamo mai smesso di adoperarci secondo scienza e coscienza, nell’interesse del singolo e della collettività. Ecco perché le parole della d.ssa Mara Lorenzi sorprendono. Possiamo solo giustificarla per via della sua assenza dal mondo clinico da qualche annetto. Occorreva esserci in trincea per comprendere il vero dramma che vivevamo noi operatori sanitari e per conoscere da vicino la sofferenza, non solo fisica, dei pazienti che giungevano in ospedale troppo tardi o perché non avevano ricevuto adeguate assistenza e cure al proprio domicilio. Tutti i sanitari di IDU rispettano, onorano e conoscono bene il dolore che hanno dovuto provare i cittadini italiani di fronte a questa emergenza sanitaria, sofferenze che hanno toccato in molti casi anche la vita dei loro familiari o la propria”.

Poi la replica: “Intendiamo replicare scientificamente alle affermazioni della d.ssa Lorenzi. Stando ai risultati di UK e Israele, dove più alto è il tasso di vaccinazione, non è così vero che il 96% dei contagi proviene da persone non vaccinate. Moltissimi sono i riscontri di positività tra i vaccinati, addirittura con due dosi (spiegabile scientificamente https://tg24.sky.it/salute- e-benessere/2021/04/07/positivi-dopo-vaccino-covid). Rispetto alla carica virale tra i vaccinati e non vaccinati, nel caso del coronavirus nella sua mutazione cd ex indiana, è identica come ha affermato anche il prof. Fauci. Tanto che ha ribadito la necessità per i vaccinati di continuare a portare ancora la mascherina (ttps://youtu.be/TRc9yKSjkP0). Evidentemente la virulenza della variante Delta è molto alta ed è per questo che preoccupa gli scienziati. La rinomata rivista scientifica Nature ha ipotizzato che la variante δ corre velocemente perché le persone infette da variante δ hanno maggiore probabilità di diffondere il virus prima di sviluppare i sintomi rispetto alle persone infette da versioni precedenti, attribuendo una trasmissibilità maggiore del 40% (https://www.nature.com/articles/d41586-021-02275-2). Rispetto alla mutazione del virus in fase di replicazione, occorre ricordare alla d.ssa Lorenzi che la variante delta buca il vaccino. Anche la virologa e direttrice del One Healt Center di Excellence dell’Università della Florida, d.ssa Capua, parla del fenomeno breakthroughs. Le rotture (bucano) si verificano quando il virus in circolazione è sufficientemente diversi da quello che ha generato gli anticorpi, da sfuggirgli. Il prof. Luc Montagnier, premio Nobel 2008, sostiene che è la vaccinazione che sta creando le varianti. Il programma di vaccinazione contro il coronavirus, sostiene il professore premio Nobel, è un “errore inaccettabile”. Le vaccinazioni di massa sono un “errore scientifico così come un errore medico”, “È un errore inaccettabile. I libri di storia lo dimostreranno, perché è la vaccinazione a creare le varianti”. E se lo dice un professore come Montagnier, come può affermare un medico oftalmologo, seppure professione emerito alla scuola di medicina di Harvard, che la vaccinazione di massa è la soluzione alla pandemia? Nel picco epidemico non si vaccina lo dice anche il professore Garavelli, direttore della SC Malattie Infettive dell’AOU Maggiore della Carità di Novara, e lo stesso Crisanti, Microbiologo dell’Università di Padova, lo ha ribadito anche se con collotorto. Evidentemente l’Associazione IDU, non si occupa di messaggi pubblicitari ma cerca instancabilmente, attraverso mezzi di comunicazione molto limitati ed auto finanziati, di supplire con intelligenza, creatività e serio impegno, alla incredibile mancanza di una reale par condicio informativa (degna di un grande paese democratico come l’Italia) relativa a tutte le tematiche inerenti la cosiddetta pandemia da SARS-COV2; questa par condicio informativa (che è sempre stata ostacolata e che non è mai esistita dai primi mesi del 2020 ad oggi) doveva e dovrebbe sempre esistere, a livello di tutte le testate giornalistiche e di tutti i canali televisivi e radiofonici nazionali, maggiori e minori. IDU desidera ardentemente che questa auspicata par condicio informativa rappresenti un confronto reale e costruttivo tra le varie correnti e conoscenze scientifiche, così che una grande parte della Comunità Scientifica (fino ad ora censurata, schernita, oscurata e silenziata) abbia la possibilità continua (finora negata) di esprimersi liberamente, di confrontarsi e dialogare pubblicamente con medici e giornalisti che hanno anche convinzioni e posizioni scientifiche diverse, così da diffondere e comunicare ai cittadini, quotidianamente (oltre alle informazioni già massiciamente raccontate), la conoscenza di importantissime notizie medico scientifiche sulla cura dell’infezione da COVID-19, tra cui quelle fondamentali ed indispensabili relative all’esistenza documentata di Terapie domiciliari efficaci e sicure per la cura di questa infezione (che risultano dalla grandissima ed efficiente attività di moltissimi medici italiani, facenti parte delle associazioni Ippocrate.org o di Terapiedomiciliaricovid19, che trova supporto nella letteratura scientifica internazionale ed anche da un recente studio retrospettivo Italiano, condotto dall’IRCCS Istituto Di Ricerche Farmacologiche Mario Negri (coautore Prof. Remuzzi) e quelle relative all’esistenza di fondamentali ed oggettive conoscenze scientifiche, critiche rispetto alla vaccinazione sperimentale di massa, fondate su una corretta ed attenta lettura delle schede tecniche dei Sieri Vaccinali Sperimentali e degli studi clinici, presenti nelle banche dati ufficiali della letteratura scientifica internazionale (Pubmed e Cochrane), conoscenze scientifiche che esprimono dubbi, sull’attuale campagna vaccinale sperimentale di massa, che risulta pericolosa a breve termine e risulterebbe potenzialmente ancora più pericolosa (a medio e lungo termine), di efficacia reale ancora da dimostrare (alla fine della sperimentazione) e non indispensabile”.

Concludiamo con le parole della d.ssa Lorenzi “la libertà di scegliere viene dopo essersi informati bene”. È proprio il caso di dirlo, giacché siamo informati, che la nostra salute è da salvaguardare e non possiamo sperimentare” così si chiude la mail inviata alla nostra redazione e che abbiamo pubblicato in versione integrale.

Pietro Zampedroni

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium