Il mare non ha permesso di portare Sant’Erasmo al largo davanti ad Arma di Taggia ma non per questo la cerimonia è stata meno sentita. Grande partecipazione al rito in onore del patrono armese.
La cerimonia come da tradizione ha richiamato molti curiosi e tanti residenti. Presenti in prima fila le autorità cittadine, il sindaco Mario Conio, il vicesindaco Espedito Longobardi, la presidente del consiglio comunale Laura Cane, l'assessore Barbara Dumarte e la consigliera comunale e regionale Chiara Cerri e il consigliere comunale Giancarlo Ceresola. Oltre a loro fitta la presenza dei rappresentanti delle forze dell'ordine, in particolare il comandante della Polizia Locale Vittorio Boeri e il neo comandante della delegazione di spiaggia della guardia costiera di Arma di Taggia, Davide Fusco.
La processione ha visto in prima linea la delegazione della Cumpagnia Armasca, organizzatrice delle celebrazioni, con il presidente Graziano Farina, seguita dalla banda cittadina Pasquale Anfossi, diretta dal Maestro Vitaliano Gallo.
I due momenti tradizionali della cerimonia, la benedizione delle barche e la statua del santo da portare al largo davanti alla costa, sono stati rinviati al prossimo anno. Il mare era troppo agitato e uscire avrebbe potuto creare qualche difficoltà.
Nonostante questo aspetto la cerimonia si è svolta completamente sulla terra ferma. La corona alla memoria dei caduti in mare che doveva essere messa in acqua, all'altezza di Sant'Erasmo degli abissi, la statua che dimora a 24 metri di profondità davanti a capo verde, è stata posta e benedetta, invece, davanti al monumento ai caduti, sul lungomare. Così come, la statua di Sant'Erasmo custodita nella chiesetta di via San Giuseppe, è stata regolarmente portata in processione per le vie del centro e poi fino in riva al mare. Lì il vescovo emerito Mons. Alberto Maria Carreggio, accompagnato dal parroco Don Alessio Antonelli ha comunque dato la benedizione del mare e del popolo.




































































