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Attualità | 15 luglio 2021, 07:14

Sanremo: auto schiacciate dal pino caduto in via Nino Bixio, dopo quasi due mesi i proprietari stanno ancora aspettando la perizia del Comune

“Nessuno propone una soluzione provvisoria, una macchina di cortesia, un abbonamento all’autobus, una lettera di scuse”

Il pino caduto in via Nino Bixio

Il pino caduto in via Nino Bixio

Immaginate di trovarvi all’improvviso senza auto, perché schiacciata sotto un pesante pino che crolla all’improvviso in centro città. Immaginate di dover andare a piedi, magari con due bimbe piccole, il tutto senza avere notizie da parte dell’assicurazione e, soprattutto, da parte di chi ha provocato il danno. Ecco, questa è la quotidiana realtà di chi ha avuto la sfortuna di ritrovarsi con l’auto distrutta dal crollo del pino di via Nino Bixio, il 21 maggio scorso.

A seguito del nostro articolo in merito agli alberi abbattuti a Sanremo, ha scritto alla redazione una delle famiglie che si è ritrovata con l’auto distrutta nella notte del 21 maggio. 

Sentiamo il dovere di rispondere da cittadini ed in primo luogo come parte lesa, in quanto abbiamo perso la nostra auto nell’ultimo crollo del pino di via Nino Bixio lo scorso 21 maggio - scrivono alla redazione - dopo ben 52 giorni dall’accaduto, non abbiamo ancora ricevuto nessuna scusa dal Comune di Sanremo, nessuna assistenza e neanche l’ombra del perito che dovrebbe visionare la nostra auto. Un giorno una famiglia con due bambine piccole di sveglia e non ha più la sua auto e nessuno si fa carico di nulla, nessuno propone una soluzione provvisoria, una macchina di cortesia, (sarebbe dovuta dalla loro assicurazione non dalla nostra) un abbonamento all’autobus, una lettera di scuse. Niente, dopo 52 giorni siamo ancora qui che aspettiamo un perito che probabilmente non liquiderà tutto l’importo del danno e sicuramente dovremmo acquistare un’altra auto, che avremmo acquistato anche subito per questione di necessità, ma che non possiamo farlo perché dopo 52 giorni il perito deve ancora valutare il danno della nostra auto, che non possiamo ancora dare indietro al concessionario”.

Vorremmo solo che venisse riparato il danno causato alla nostra auto, purtroppo per la noncuranza del Comune sugli alberi in città, perché se ogni anno si facesse manutenzione certi danno si potrebbero evitare - conclude la mail - menomale che l’albero è caduto all’una di notte e non di giorno sopra il cancello di una scuola, non vogliamo neanche pensare alla tragedia immane. Taglierete altri alberi non a cuor leggero, ma a cuor leggero lasciate i proprietari dell’auto distrutta, che dopo 52 giorni sono ancora senza un’auto e lavorano e hanno due figlie piccole”.

Pietro Zampedroni

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