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Attualità | 06 marzo 2021, 12:40

“È una fortezza perché resiste, un’astronave perché va verso il futuro, un’arca perché porta salvezza”: presentate le due nuove edizioni dello storico quaderno Ariston

"Abbiamo ancora due giornate da portare avanti per ottenere un risultato che rimarrà un modello di lavoro e ripartenza" - ha ricordato il proprietario del Teatro Ariston.

“È una fortezza perché resiste, un’astronave perché va verso il futuro, un’arca perché porta salvezza”: presentate le due nuove edizioni dello storico quaderno Ariston

"Il teatro Ariston è un racconto come lo è il Festival. Un racconto che dà fiducia perché positivo, fa incontrare le persone, le intelligenze e le emozioni". 

Con queste parole Walter Vacchino ha rimarcato l'importanza del teatro Ariston nel panorama culturale della città di Sanremo e più in generale a livello nazionale. Un nome quello dell'Ariston legato profondamente al Festival e che oggi passa dalla presentazione di Ariston Story 4 e 5, i due nuovi quaderni che raccontano la storia di questo teatro dal 1995 al 2005. 

L’Ariston è un’istituzione culturale, è storia del nostro paese, è simbolo di un’Italia che sa rialzarsi, che resiste. Nomi importanti in collegamento vogliono regalare la propria testimonianza nella diretta streaming per la presentazione dei due nuovi quaderni “Ariston Story” n°4  (dal 1995 al 2000) e “Ariston Story” n°5 (dal 2000 al 2005), Giuseppe Conte, Marcello Algeri, Mario Maffucci, Antonio Silva, Red Ronnie.
Sfogliando i volumi si trova tutto, l’arte, lo spettacolo, l’invenzione, la creatività.

All'interno di questi volumi c'è uno spaccato della cultura e della società italiana, attraverso un racconto per immagini e parole: foto, articoli di giornali, aneddoti e tanto altro raccolti in queste preziose pubblicazioni. I volumi sono stati presentati dallo scrittore Luca Ammirati che ne ha curato i contenuti. Al suo fianco, il proprietario del Teatro Ariston Walter Vacchino. La presentazione è stata 'animata' dai racconti di molti personaggi e personalità famose che in questi anni hanno coltivato una profonda amicizia con il teatro di Sanremo.   

LA PRESENTAZIONE DEI NUOVI QUADERNI

"Si tratta di ringraziare da parte della famiglia Vacchino e di tutto il team dell'Ariston, le persone che ci hanno permesso di essere qui: la Rai, l'amministrazione comunale, i tecnici, gli artisti e tutti quelli che hanno contribuito a portare avanti questa sfida. Per ultimo ho tenuto i medici, gli operatori sanitari e la ASL perché senza il loro contributo questa sfida non sarebbe stata affrontata. - ricorda Walter Vacchino - Abbiamo ancora due giornate da portare avanti per ottenere un risultato che rimarrà un modello di lavoro e ripartenza. La possibilità di rimetterci a lavorare con quelle che sono le difficoltà che il futuro ci riserva". 
Il teatro Ariston è un sogno, il sogno di mio padre Aristide, che noi cerchiamo di portare avanti senza che gli incubi di oggi possano togliere poesia” aggiunge il patron. L’Ariston è nato per far incontrare le persone e Valter Vacchino crede nella “fiducia di realizzare un prodotto che oggi ha delle difficoltà in più, è una sfida mai vinta perché ogni giorno ha un rischio, ma una vita senza rischi non è vita”.

"Il piacere di essere qui è per i valori, la tradizione, i legami di amicizia che si sono creati intorno e dentro al palco. In una sala nata per fare incontrare le persone. Le nostre poltrone che vibrano e aspettano l'energia e le persone che arriveranno prossimamente. - prosegue Vacchino - Tutto questo ha un significato maggiore perchè essendo le difficoltà così importanti e all'ordine del giorno credo che poter essere insieme e ricordare periodi belli che hanno creato immagini ed emozioni penso sia importante". 

L'Ariston è Festival ma non solo come hanno ricordato i tanti ospiti. Il Premio Tenco, ad esempio, oltre a tante altre iniziative ed eventi propri: la città dei ragazzi, il nuovo teatro comico, Ariston fitness, e molto altro. "Il teatro Ariston è un sogno pensato da nostro padre Aristide e che noi cerchiamo di portare avanti senza che gli incubi di oggi riescano a togliere la poesia del sogno. - ha concluso Vacchino ricordando un'altra parola legata all'Ariston: fiducia. E' questa l'espressione che accompagna l'organizzazione della 71ª edizione del Festival di Sanremo, svoltasi tra le tantissime restrizioni legate all'emergenza Covid.  

"La fiducia di realizzare un prodotto, un lavoro con delle difficoltà in più. - ha rimarcato Vacchino - La fiducia data alla città di Sanremo, alla RAI, al teatro Ariston, per affrontare questa sfida che non è mai vinta perché ogni giorno ha un rischio. La vita è un rischio. Una vita senza rischi non è vita".  

Stefano Michero

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