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Politica | 21 gennaio 2021, 09:59

Un funzionario dell’Anas commissario per il Tenda: l'Ingegner Nicola Prisco sarà ufficializzato oggi o domani

Nicola Prisco è l’ingegnere chiamato a mettere mano al punto nodale di collegamento con Francia e Liguria. Il Governo ha dunque optato per la soluzione “tecnica” facendo cadere le due opzioni politiche locali di Giuseppe Menardi e Federico Borgna, adombrate nei mesi scorsi

Nicola Prisco, 56 anni, ingegnere civile funzionario dell’Anas, attualmente responsabile della struttura territoriale della Lombardia, è il commissario che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con Palazzo Ghigi, ha indicato per affrontare la complessa questione del Tenda. L’ufficializzazione dovrebbe avvenire in giornata o al più tardi domani.

Sono dunque definitivamente tramontate le due ipotesi “politiche” che erano a suo tempo state adombrate, quella del senatore ed ex sindaco di Cuneo, Giuseppe Menardi, e quella dell’attuale sindaco di Cuneo e Presidente della Provincia Federico Borgna. Il nome di quest’ultimo era stato avanzato recentemente dal Presidente della Regione, Alberto Cirio, a margine di un convegno sulle infrastrutture promosso dalla Confartigianato. Il Governo ha deciso diversamente optando per una soluzione “tecnica”.

Prisco, nella sua carriera in Anas, ha ricoperto vari incarichi. I più rilevanti sono quelli di responsabile del coordinamento territoriale dell’area tirrenica, che comprende le regioni di Campania, Lazio e Basilicata, ruolo che ha avuto dal 2017 a metà del 2019. Prima di allora, dal 2013 al 2015, è stato capo compartimento viabilità per l’Emilia Romagna e, successivamente, dal 2015 alla fine del 2016, della Campania. E ancora, ad interim, della Liguria dall’ottobre al dicembre 2019, oltre a numerosi altri ruoli in svariate parti d’Italia.

Prisco avrà ampi poteri, ma dovrà comunque interloquire con le istituzioni locali ai vari livelli e, soprattutto, con Xavier Pelletier, già presidente della Camera di Commercio di Lione, designato Prefetto per la ricostruzione dal governo d’Oltralpe un paio di settimane dopo gli eventi alluvionali del 2/3 ottobre 2020, che hanno reso impraticabile il transito in valle Roya. Un confronto che dovrà dunque avvenire su più fronti, dal momento che si tratta di un’opera internazionale cofinanziata dalla Francia così come sancito dall’accordo di Parigi del marzo 2007. 

In una lunga intervista rilasciata a Nice Matin poco dopo la sua nomina,  Pelletier, a precisa domanda sul destino del tunnel, aveva espresso i suoi dubbi affermando: “Un'intera parte della montagna è crollata e i lavori della seconda galleria sono ovviamente interrotti. Ci saranno lavori faraonici da intraprendere”. Sarà proprio questo il nodo principale che l’ingegner Prisco dovrà cercare di sciogliere d’intesa col suo omologo francese.

Perché se è vero che già appariva complessa la costruzione della nuova canna e l’ampliamento dell’attuale tunnel (a prescindere dagli aspetti giudiziari), è innegabile che l’alluvione dello scorso ottobre ha aggravato la situazione ponendo sul tavolo nuove problematiche.

Il Tenda rientra nelle 58 grandi opere pubbliche nazionali per le quali da tempo si attendeva la nomina dei commissari, tema che è stato anche oggetto di braccio di ferro tra le forze politiche di maggioranza nella recente crisi di Governo.

Gpt

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