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Politica | 08 gennaio 2021, 12:25

Molini di Triora: mancato acquisto dei regali natalizi agli over 65, duro rimbrotto dell'opposizione

"Gli abitanti over 65 del Comune di Molini di Triora sono infatti esattamente 211 persone, pertanto per mantenere questa bella iniziativa potevano bastare non più di 400 euro, cifra che come gruppo di opposizione abbiamo in effetti deciso di sostenere, dividendo la spesa tra tutti ed 8 i nostri componenti".

Molini di Triora: mancato acquisto dei regali natalizi agli over 65, duro rimbrotto dell'opposizione

Dura presa di posizione di Antonio Mario Becciu, capogruppo e portavoce dell’opposizione a Molini di Triora,  per l’Interrogazione sul ‘Mancato acquisto confezioni Natalizie per over 65’, iniziativa che ha origine nel 1990, molto gradita da coloro che superano l’età di 65 anni, non tanto per il dono in sé stesso, ma per il semplice gesto.

“Si tratta di un modo carino per far pensare ‘Il Comune si ricorda di noi’, ha detto Becciu. Quest’anno invece, per pura scelta Politica, l’Amministrazione guidata dal Sindaco Sasso ha deciso di non perpetrare la tradizione non acquistando le confezioni regalo di cui sopra. Il nostro gruppo ritiene questa scelta assolutamente non condivisibile, un gesto dal valore simbolico come la consegna dei pacchi, sarebbe infatti stato ancor più gradito in questo particolare momento storico, sia per la pandemia che per lo stato di abbandono in cui versa l’intero territorio Comunale dopo l’alluvione del 2 e 3 ottobre scorso”.

Il capogruppo di opposizione, inoltre, ritiene inaudite le risposte ottenute in Consiglio comunale: “Già nei giorni precedenti il Consiglio, tramite dichiarazioni alla stampa, il Sindaco aveva parlato di un aumento delle famiglie bisognose che hanno avanzato la richiesta dei buoni spesa, passate in pochi mesi da 8 a 28, numeri che in realtà non rappresentano la situazione reale in quanto quelle 8 famiglie sono quelle seguite con continuità dai Servizi Sociali. A tal proposito è stata addirittura scabrosa la risposta finale del Sindaco ad una domanda precisa sull’andamento delle richieste pervenute in Comune per i buoni spesa Covid: contrariamente a quanto pubblicamente affermato, è stata infatti costretta ad ammettere che le richieste, rispetto alla prima tornata sono effettivamente scese da 29 a 28; lo stesso Sindaco ha dichiarato al vostro giornale di aver destinato il 50% della spesa prevista (1.200,00 euro) per l’acquisto dei pacchi dono all’incremento del capitolo dei buoni spesa elargiti direttamente dallo Stato (circa 5.000,00 euro), per poi asserire in Consiglio, ritrattando completamente la questione, che è stata dirottata una cifra di 1.000,00 euro e non i 600,00 citati precedentemente; Dulcis in fundo la Sasso, difendendo la bontà della proprio scelta, ha poi affermato di essere stata sempre accusata di non essere ‘il cambiamento’, e per una volta che non rispetta una tradizione viene criticata per aver introdotto una novità… bel modo per portare aria fresca nell’Amministrazione!”

“La questione è molto semplice – spiega Becciu - riteniamo che i soldi stanziati in quel capitolo, vista l’esiguità della popolazione di cui stiamo parlando, sarebbero potuti bastare sia per acquistare i doni che per incrementare i buoni spesa qualora ce ne fosse stato il bisogno, ma forse la Giunta Sasso ha prosciugato l’intero capitolo per chissà quale scopo, e di questo chiederemo sicuramente contezza nelle sedi opportune. Gli abitanti over 65 del Comune di Molini di Triora sono infatti esattamente 211 persone, pertanto per mantenere questa bella iniziativa potevano bastare non più di 400 euro, cifra che come gruppo di opposizione abbiamo in effetti deciso di sostenere, dividendo la spesa tra tutti ed 8 i nostri componenti. Subito dopo Natale, siamo quindi andati casa per casa a consegnare questo piccolo pensiero e scambiare qualche parola con gli abitanti del capoluogo e delle frazioni senza alcuna velleità di tipo elettorale, ma semplicemente per dare un segno di vicinanza alla popolazione, gesto che è stato molto apprezzato anche dai sostenitori della Maggioranza. Per concludere volevamo rendere noto che questa azione poteva e doveva essere fatta dal Sindaco in persona, in quanto sarebbe stato un bel gesto se, in mancanza di alternative praticabili, avesse deciso di attingere direttamente dallo stipendio (recentemente ritoccato al rialzo) che percepisce per ricoprire la carica di Sindaco ovvero 1.400 euro netti al mese. Come già detto in Consiglio, questa volta fortunatamente visibile sui canali social del Comune, ribadiamo al Sindaco che dovrebbe sinceramente vergognarsi”.

“Vergognarsi per le scelte becere e poco lungimiranti fatte in questi mesi – termina Becciu - ma ancora di più vergognarsi per le dichiarazioni mendaci e deliberatamente false rilasciate a mezzo stampa, volte semplicemente a lanciare fumo negli occhi per tenere all’oscuro la popolazione in buona fede dell’effettivo operato dell’Amministrazione”.  

Redazione

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