Per le feste di fine anno mancheranno gli italiani: quest’anno sulla Còte non sarà un Natale 'noire de monde'

La fotografia racconta Natale 2019: in Francia si dice “noire de monde”, tanta gente, soprattutto stranieri e in particolare italiani. Sono passati 12 mesi e il Natale 2020 sarà ben diverso, mancheranno quasi totalmente gli stranieri, 'soprattutto' gli italiani.

Le misure di blocco decise dal governo italiano, infatti, per far fronte al rischio di ulteriore contagio, che praticamente impediscono di recarsi all’estero, infatti, si faranno sentire in modo sensibile in Costa Azzurra che, da sempre, vive queste giornate sentendo parlare in italiano. Oltre Mentone, al di là del confine, si stanno vivendo momenti drammatici: l’Italia è il primo Paese europeo per numero di morti e nel mondo pochi la sopravanzano. Una situazione che ben si conosce al di qua della frontiera, ma è difficile, soprattutto per chi gestisce attività economiche, rendersi conto che dovrà fare a meno degli italiani da sempre preponderanti.

"La presenza degli italiani è enorme per Natale e soprattutto per Capodanno. Siamo di solito sempre pieni”, confessa Laurent Rossi, direttore esecutivo della catena Summer Hôtels. Un problema senza soluzione: la crisi da Covid 19 trasformerà la Promenade e il Quai des Etats Unis, sarà difficile sentir parlare italiano, anche se molte delle seconde case sono state aperte subito dopo il 15 dicembre quando la Francia ha tolto il divieto di superare i 20 chilometri dal domicilio e rimarranno aperte fin dopo il 7 gennaio quando sarà nuovamente possibile tornare in Italia senza problemi. Si tratta però di seconde case: gli hotel non potranno usufruire del medesimo escamotage.