Martedì o mercoledì della prossima settimana si saprà se la curva dei contagi da coronavirus sarà scesa, dopo le restrizioni attuate da governo. lo ha fatto dichiarato il presidente della regione Giovanni Toti nel corso della consueta conferenza stampa per aggiornare sui dati relativi alla Liguria.
Toti mette in guardia: “Nessuno si aspetta che ci sia un effetto sui numeri, martedì, mercoledì, sapremo se saremo riusciti a contenere l’epidemia che ci mette a dura prova, ma che non produce effetti preoccupanti per l’offerta ospedaliera che rimane a disposizione con abbondanza”.Toti, dopo aver aggiornato sui decessi in Liguria, che sono tredici, e sugli altri dati già resi noti a metà pomeriggio, ha spiegato le varie fasi che metterà in campo la regione. “Siamo nella ormai famosa fase 2 bis, che prevede un numero di posti letto adeguato all’evolversi della crisi, sia per quanto riguarda la terapia intensiva, sub intensiva e i reparti di infettivologia. Poi ci sarà la fase 3 con una ulteriore immissione di posti letto”.La curva del contagio, con i 76 casi in più rispetto a ieri è in salita, in tendenza con le aspettative, secondo il governatore. “Se la curva segue le proiezioni fatte, ci aspettiamo un picco di contagi, di terapie intensive, e purtroppo di decessi”.Nei prossimi giorni verranno incrementati gli spazi per la degenza, attraverso la nave ospedale, e altri spazi già individuati a Genova e Spezia, dove è quasi pronto l’ex ospedale militare Falcomatà. Nel levante, come annunciato dall’assessore alla protezione civile Giacomo Raul Giampedrone, si avvicinano le dimissioni del paziente 1 spezzino.Toti ha poi fatto un passaggio sul decreto che impone la chiusura di molte attività, spiegando che la regione Liguria ha dato intesa alle misure restrittive del governo: “In Liguria si applica per intero il decreto che ha previsto la chiusura di una serie di locali pubblici, quelli non indispensabili, restano aperti gli alimentari e altri negozi che vendono beni di prima necessità. Qualcuno ha chiesto perché sono state scelte alcune categorie, oggi ho avuto una lunga riunione con il governo, la filosofia è che rimangono aperti i negozi che rispondono a bisogni elementari: idraulica, ferramenta".Nelle prossime ore il servizio pubblico locale viene ridotto ma in modo tale che chiunque abbia la possibilità di prendere i mezzi pubblici, mantenendo all’interno il metro di distanza. Questo aiuta le misure che speriamo facciano effetto. Rispondendo alle domande dei cronisti, Toti ha spiegato come non ci sia rischio che i reparti vadano in default tramite il contagio di medici e infermieri che hanno in cura i pazienti affetti da coronavirus.Per il personale sanitario, è previsto l’arrivo di mascherine, a oggi introvabili su tutto il territorio nazionale. “La prossima settimana, la situazione dovrebbe tornare alla normalità”, ha detto Toti."Abbiamo fatto un incontro con i sindaci preoccupati per il benessere e la salute dei cittadini, - ha poi spiegato l’assessore alla sanità Sonia Viale – Loro sono l’elemento di cerniera tra il sistema sanitario e la situazione sui loro comuni”. L’assessore ha poi detto di aver incontrato il sindacato dei medici, con cui è in dialogo costante, e ha annunciato una delibera di Alisa che racchiuderà i provvedimenti presi finora, anche per quanto riguarda la possibilità per i parenti di fare visita ai ricoverati nelle residenze protette, dando la possibilità di scegliere caso per caso. L’assessore ha poi specificato che alcune categorie sanitarie, come gli studi degli odontotecnici, resteranno aperti, invitando ovviamente a non affollarli, se non per le urgenze.














