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Politica | 16 novembre 2017, 13:47

Non c'è l'accordo tra le banche del Consorzio di Garanzia: rischia la ricapitalizzazione di Carige

Proprio per questo la Carige ha chiesto oggi la sospensione del titolo in Borsa.

Non c'è l'accordo tra le banche del Consorzio di Garanzia: rischia la ricapitalizzazione di Carige

E’ stato stabilito ieri sera, al termine del Cda di Banca Carige, il prezzo delle azioni per la ricapitalizzazione dell’istituto di credito. Il prezzo delle azioni per la ricapitalizzazione, come anticipato dal Sole 24 Ore, in 0,01 euro per azione, con uno sconto sul Terp tra il 26 e il 27%.

Dopo questo doveva entrare in gioco il consorzio di garanzia, ma non c’è stato l’accordo delle banche che lo compongono (Credit Suisse, Deutsche Bank e Barclays) e l'aumento rischia di saltare. Proprio per questo la Carige ha chiesto oggi la sospensione del titolo in Borsa. “Nonostante l'ottenimento dell'autorizzazione da parte delle Autorità di vigilanza e i positivi riscontri ricevuti per l'acquisizione formale di manifestazioni di interesse e di specifici obblighi di garanzia da parte di nuovi investitori istituzionali – scrive la Carige in una nota di oggi - non si sono pienamente realizzate le condizioni per la costituzione del consorzio di garanzia ai fini dell'avvio dell'annunciato aumento di capitale da 560 milioni di euro della banca”.

Intanto oggi è stato convocato un consiglio di amministrazione straordinario, nel quale verranno informati consiglieri e sindaci della situazione e valutare i prossimi passi.

Redazione

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