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Arma Taggia Valle Argentina | 15 aprile 2017, 18:31

Taggia: viaggio nell'ufficio oggetti smarriti della Polizia Locale, ecco che cosa abbiamo trovato

C'è davvero di tutto. Spesso non si ha idea di che cosa la gente possa perdere per strada, invece lo sanno bene gli agenti della Polizia Locale di Taggia che si occupano degli oggetti smarriti.

Taggia: viaggio nell'ufficio oggetti smarriti della Polizia Locale, ecco che cosa abbiamo trovato

Spesso non si ha idea di che cosa la gente possa perdere per strada, invece lo sanno bene gli agenti della Polizia Locale di Taggia che si occupano degli oggetti smarriti. Si tratta di una di quelle attività collaterali ma di grande utilità per la cittadinanza. Il comandante Enrico Borgoglio ha aperto i suoi uffici per un approfondimento in un mondo molto particolare.

L'oggetto che si dimentica più spesso? Le chiavi. Nel comando c'è una scatola straripante di mazzi di chiavi. Si va da quelle di casa a quelle dello scooter e dell'auto, passando per quelle con i portachiavi stravaganti o con il classico portamonete di una volta. Questi sono solo alcuni degli oggetti custoditi perchè quelli un po' più di valore finiscono nella cassaforte.

L'altra categoria che va per la maggiore sono borse e portafogli. Questa tipologia rientra in una casistica ben precisa. Sono tantissimi gli accessori di questo tipo che vengono ritrovati ma sono molti meno quelli che hanno ancora del denaro o delle carte di credito. Non è da escludere che si tratti di oggetti sottratti illecitamente al legittimo proprietario. Nel caso all'interno siano presenti i documenti, la Polizia Locale di Taggia procede a rintracciare la persona. Se è residente nel comune si tratta di pratiche risolvibili in tempi davvero rapidi dal ritrovamento, perchè gli agenti si appoggiano all'Ufficio Anagrafe dove si possono trovare i contatti telefonici per risalire alla persona. Nel caso invece il proprietario sia di un altro comune i tempi si fanno leggermente più lunghi, circa 15 giorni e gli oggetti vengono inviati ai colleghi del comando di Polizia Locale della città di residenza.

La prassi prevede che l'avviso di oggetto ritrovato venga affisso sull'albo pretorio e che debba rimanere in custodia agli agenti per un anno. Trascorso questo periodo, se il legittimo proprietario non sarà venuto a reclamarne la proprietà, allora l'oggetto potrà essere ceduto a chi l'aveva trovato.

Una casistica più diffusa di quanto si possa pensare. Soltanto pochi giorni fa gli agenti hanno restituito un set di vassoi, con annessa zuccheriera e 23 coltelli, di un servizio d'argento. Un oggetto insolito ritornato nelle mani di chi l'aveva trovato un anno prima. Ancora più spesso questo accade quando si consegnano al comando dei preziosi come braccialetti, anelli e gioielli in generale. Nell'80 % dei casi, chi l'aveva consegnato agli agenti, dopo un anno torna a chiedere se nessuno si sia fatto avanti come proprietario.


L'ufficio oggetti smarriti è anche segno dei tempi che cambiano. Da qualche anno nella cassaforte sono iniziati ad aumentare tablet e smartphone, alcuni anche di ultima generazione. Telefonini che da mesi sono lì e che nessuno è mai venuto a chiedere. In questi casi l'avviso diramato sull'albo pretorio è generico, perchè se venisse specificato anche il modello, si presenterebbero tantissime persone con l'idea di poter avere un cellulare gratuitamente. Anche in questo caso gli agenti per prima cosa cercano di risalire all'identità del proprietario. Se il cellulare è acceso basta fare una telefonata ad uno degli ultimi numeri in rubrica per risalire al possessore e quindi rintracciarlo, diventa invece impossibile quando l'apparecchio è spento o bloccato da un codice. Ad oggi sono oltre una decina gli smartphone senza padrone custoditi a Taggia.

Non capita spesso che si trovino oggetti insoliti come l'argenteria ma da qualche anno stanno aumentando anche le biciclette. Ce ne sono diverse custodite nei magazzini comunali. Si tratta di mezzi che genericamente vengono segnalati come abbandonati. Di solito sono i residenti ed i commercianti che avvisano gli agenti dopo che per settimane, a volte mesi, vedono le bici lasciate senza alcuna custodia in prossimità delle rastrelliere.

Il servizio di oggetti smarriti è un'attività che non conosce sosta. Ogni anno in media sono oltre un centinaio le cose senza padrone che finiscono per essere catalogate dalla polizia locale di Taggia. Proprio a breve inizierà il periodo di maggior lavoro. Come è comprensibile da metà giugno a fine settembre ci sarà il picco. L'arrivo dei turisti e delle seconde case fanno si che aumentino i ritrovamenti. E' così che in questi primi mesi del 2017, sono stati presi in custodia poco meno di una ventina di oggetti, sicuramente ad estate finita il numero sarà forse triplicato.

Stefano Michero

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