Maurizio Crozza al festival non ci va... come Bob Dylan, "me la tiro, prima che mi tiri qualcosa il pubblico".
Poi sfiora gli argomenti più caldi delle ultime settomane, lo chiama Il Festival delle larghe intese: "L'ultima volta che un toscano ci ha provato si è preso una gran tranvata, è ancora in prognosi riservata. Carlo, non dire che se va male il Festival ti ritiri a vita privata, non personalizzare Carlo", gli consiglia.
E poi ne ha per Salvini, per la Raggi, per Roma. Suggerisce Torino come nuova capitale. Un Crozza brillante, strappa risate ai due conduttori, al pubblico in teatro e ai giornalisti in sala stampa. Per lui applausi. Bravo, in un palco mai scontato né facile per i comici.













