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Politica | 30 agosto 2016, 16:41

Diano Marina: no di Chiappori alla celebrazione delle unioni civili, lecito secondo Alessandro Piana

"Sarebbe illegale solo se impedisse di celebrarle a consiglieri o funzionari del suo Comune. Pertanto, protestare con manifestazioni di piazza contro libere e legittime scelte è un brutto segno di intolleranza e di prepotenza”.

Diano Marina: no di Chiappori alla celebrazione delle unioni civili, lecito secondo Alessandro Piana

“E’ lecito per un Sindaco non celebrare unioni civili fra persone dello stesso sesso. Sarebbe illegale solo se impedisse di celebrarle a consiglieri o funzionari del suo Comune. Pertanto, protestare con manifestazioni di piazza contro libere e legittime scelte è un brutto segno di intolleranza e di prepotenza”. Lo ha detto il Capogruppo della Lega Nord in Regione, Alessandro Piana, dopo che il Sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori (anche lui del Carroccio), ha dichiarato di non volere celebrare le unioni civili fra persone dello stesso sesso, pur rispettando gli obblighi di legge. Proprio per questo, domani mattina Arcigay protesterà in piazza davanti al Comune. La posizione netta sulla legge Cirinnà era stata espressa dal Carroccio in Parlamento e in Consiglio regionale, a difesa della famiglia tradizionale e contro i rischi della stepchild adoption (poi esclusa dal testo del provvedimento di legge).

“Giusto vietare tutta una serie di riti tradizionali che sono legati al matrimonio – prosegue Piana - perché l’unione civile è ben altra cosa, lo dice la Legge stessa. Il sindaco Chiappori ha ragione quando spiega che, in sostanza, si tratta di mettere due firme e via. Pertanto, lancio di riso, fiori e marcia nuziale, risultano inutili e non pertinenti all’evento. Inoltre, il primo cittadino non ha l’obbligo di unire civilmente due persone. La decisione di Chiappori, come di qualsiasi altro sindaco che la pensi come lui, appare quindi del tutto lecita e sarebbe illegale solo se imponesse a consiglieri o funzionari dello Stato Civile di fare altrettanto. Invece, protestare con manifestazioni di piazza contro libere e legittime scelte è un brutto segno di intolleranza e di prepotenza”.

Carlo Alessi

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