La normativa ligure, infatti, ad oggi, prevede che i natanti paghino l’Iva al 10% se stanno in porto per un tempo massimo di 45 giorni, se invece viene superato questo periodo l’Iva torna ad essere del 22% ; ed è proprio su questa tempistica che si vuole intervenire.
Afferma Angelo Vaccarezza “Martedì è passata in commissione la proposta di legge con la quale sostanzialmente chiediamo che i porti liguri vengano messi in condizione di poter competere la concorrenza di tutti i porti italiani”.
A regolare la materia spiega Vaccarezza esiste una legge nazionale e molte leggi regionali che determinano cosa sono i Marina Resort “I Marina Resort sono quei porti che oltre a fornire, naturalmente, lo stallo dell’imbarcazione, offre una serie di servizi a terra e quindi vengono considerati come dei veri e propri alberghi. In tutta Italia lo stazionamento consecutivo con l’Iva agevolata al posto che al 22% al 10% dura 365 giorni l’anno in una sola Regione per una legge Regionale fatta dall’Amministrazione Burlando dura 45 giorni. Noi chiediamo che i porti liguri possano reggere la competizione con i porti toscani. Per farlo, anche da noi si applicherà l’Iva del 10%per tutto l’anno non solo per un mese e mezzo”.
Un giro d’affari di 125 milioni di euro dato da un delta del 12 % di Iva (dal 22 al 10 per cento) che porta ad un risparmio per chi sceglierà la Liguria di 17 milioni di Euro “Questi denari non erano destinati alle casse Regionali ma venivano incassati dallo Stato e quindi rimanendo nelle casse dei nostri diportisti, renderanno più competitivi i porti liguri e magari porteranno ad investire qualche soldo in più un altre attività del nostro territorio” afferma Vaccarezza che conclude con un’ultima considerazione “ Le grandi barche solitamente sono intestate ad aziende e quindi per loro l’Iva solitamente è una partita di giro mentre è costo puto per le barche più piccole in mano ai privati. Insomma questa legge non agevola le ferrari del mare ma coloro che hanno le panda”














