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Attualità | 10 dicembre 2015, 20:11

Progetto ‘Rifugiato a casa mia’ e accoglienza nelle parrocchie: incontro informativo a Sanremo giovedì prossimo alle 21

“Rifugiato a casa mia” è un progetto di Caritas Italiana rivolto alle famiglie, con l'obiettivo di creare le migliori condizioni di integrazione dei rifugiati, accompagnandoli in un più specifico percorso di autonomia.

Progetto ‘Rifugiato a casa mia’ e accoglienza nelle parrocchie: incontro informativo a Sanremo giovedì prossimo alle 21

All’Angelus del 6 settembre scorso, Papa Francesco “di fronte alla tragedia di decine di migliaia di profughi che fuggono dalla morte per la guerra e per la fame, e sono in cammino verso una speranza di vita” ci invitava ad essere loro prossimi e “a dare loro una speranza concreta”. Da qui, alla vigilia del Giubileo della Misericordia, l’accorato appello “alle parrocchie, alle comunità religiose, ai monasteri e ai santuari di tutta Europa ad esprimere la concretezza del Vangelo e accogliere una famiglia di profughi”. 

Per riflettere insieme sulla proposta e per approfondire la concreta possibilità di seguire quanto ci viene chiesto, tutte le persone interessate sono invitate ad un incontro informativo a Sanremo, presso Villa G. D'Arco in via Pisacane 2, giovedì prossimo alle 21

Le parrocchie che, in collaborazione con la Caritas diocesana, avranno la possibilità di accogliere una famiglia o persone singole, potranno sperimentare una significativa esperienza di condivisione e di testimonianza della carità e sensibilizzazione della comunità, favorendo l’integrazione sociale delle persone ospitate. “Rifugiato a casa mia” è un progetto di Caritas Italiana rivolto alle famiglie, con l'obiettivo di creare le migliori condizioni di integrazione dei rifugiati, accompagnandoli in un più specifico percorso di autonomia.

L'accoglienza in famiglia favorisce la creazione di relazioni in grado di supportare il processo di inclusione delle persone che vivono la condizione di richiedenti protezione internazionale e/o di rifugiati. Attraverso la convivenza con persone provenienti da altri paesi, da contesti e culture diversi, le famiglie possono vivere una forte esperienza di solidarietà e di condivisione. Anche in questo caso la Caritas diocesana sosterrà il periodo di accoglienza presso le famiglie che si renderanno disponibili. Ci viene chiesto un supplemento di umanità che può servire anche a vincere la paura e i pregiudizi.

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