ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
 / Attualità

Attualità | 20 novembre 2015, 09:38

Ventimiglia: ecco come cambierà la libera circolazione entro marzo del prossimo anno in frontiera

La Gendarmeria e la Suretè transalpina, su ordine del Prefetto di Nizza dovrà erigere un vero e proprio muro onde impedire il libero passaggio che era possibile prima del 13 novembre.

Ventimiglia: ecco come cambierà la libera circolazione entro marzo del prossimo anno in frontiera

'L’Europol sostiene che l'emergenza terrorismo non sia finita e che sia ragionevole supporre che altri attacchi siano probabili'. Nella riunione dei ministri degli Interni e della Giustizia che si terrà in giornata a Bruxelles, l’Unione europea deciderà per l'attuazione di un piano di sicurezza che garantisca maggiori garanzie.  Dopo gli ultimi avvenimenti di Parigi, il rafforzamento della vigilanza, per la sicurezza dei cittadini è aumentato alle frontiere, però a discapito della libera circolazione. In attesa di nuove misure precauzionali, i governi sono molto più compatti nelle decisioni riguardanti la sicurezza dei propri cittadini. La libera circolazione sarà notevolmente limitata e ci saranno maggiori controlli e più uomini nei gabbiotti delle dogane.

La Gendarmeria e la 'Suretè' transalpina, su ordine del Prefetto di Nizza dovrà erigere un vero e proprio muro onde impedire il libero passaggio che era possibile prima del 13 novembre. Aurelia, Autofiori, Statale del Colle di Tenda e stazione ferroviaria internazionale saranno, dunque, blindate dalle forze dell'ordine sia italiane che francesi e verranno ripristinati, ai confini di stato, i controlli dei documenti d'identità. Non basterà, dunque più consegnare la sola patente per raggiungere la Costa Azzurra ma i cittadini comunitari dovranno almeno essere muniti della Carta d'Identità valida per l'espatrio o addirittura del passaporto.

Saremo meno liberi, ma più protetti? Questo rafforzamento della vigilanza dovrebbe in teoria aumentare la sicurezza dei cittadini che, però, pagheranno la nuova tutela con una perdita di libertà. In Francia ed in Belgio «l’état d’urgence» ha già consentito in questi giorni alle autorità di vietare, dopo gli ultimi eventi terroristici, la libertà di circolazione, manifestazioni e soggiorno e soprattutto ha autorizzato perquisizioni più selettive. Secondo questi governi, si tratta di un arretramento necessario, pensato per il bene comune. Entro il prossimo marzo dunque, l'Europa riscriverà e limiterà alcune abitudini dei suoi cittadini. Ci saranno maggiori controlli in tempo reale alle frontiere e le verifiche elettroniche dei documenti, consentiranno di immagazzinare i dati e renderli  disponibili per tutte le polizie dell’Unione.

Tutto questo comporterà più code e più attese all'interno della nuova Fortezza Shengen. Lo spazio Schengen, una volta era un’area di libera circolazione nell’Unione Europea, all’interno della quale erano stati aboliti i controlli alle frontiere, salvo circostanze eccezionali. Oggi invece è diventata una vera fortezza, dove al suo interno saremo sicuramente più protetti, però a discapito della nostra libertà. 

Maurizio Losorgio

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium