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Attualità | 29 ottobre 2015, 07:11

Sanremo, 'furbetti del cartellino': cresce la rabbia tra i cittadini “Chi ha sbagliato deve pagare, altrimenti si perde la speranza nel cambiamento”

Al di là di quanto successo i cittadini ora chiedono giustizia e un segnale forte che non faccia perdere la speranza nel futuro, soprattutto per i più giovani.

Sanremo, 'furbetti del cartellino': cresce la rabbia tra i cittadini “Chi ha sbagliato deve pagare, altrimenti si perde la speranza nel cambiamento”

“Chi ha sbagliato deve pagare”, è questa la risposta della maggior parte dei cittadini sanremesi incontrati questa mattina per la vie del centro. Quello che è successo a Palazzo Bellevue ha sconvolto la città, che però non si è persa d'animo e ora chiede che vengano presi i giusti provvedimenti per i dipendenti comunali ad oggi coinvolti nell'inchiesta dei cosiddetti 'furbetti del cartellino'; soprattutto dopo le dichiarazioni in diretta nazionale del dirigente, ormai in pensione, Giampaolo Trucchi che ha dato la sua versione dei fatti: “C'erano politici che fermavano le sanzioni ai dipendenti assenteisti”.

Al di là di quanto successo i cittadini ora chiedono giustizia e un segnale forte che non faccia perdere la speranza nel futuro, soprattutto per i più giovani: “In città si respira tanto malcontento – ha commentato la sanremese Antonella Santoro - tanta rabbia e tanto malcostume, ma l'unica cosa certa è che queste persone ora devono pagare, altrimenti si perde anche la speranza, l'unica cosa che noi persone per bene in questo momento abbiamo.

Intervista ad Antonella Santoro

Ho sempre insegnato la meritocrazia alle mie due figlie e loro non possono perdere la speranza, ci dobbiamo credere, può funzionare, bisogna solo volerlo. Ho insegnato loro che non bisogna essere dei ruffiani e che le persone colluse vanno punite, alla mia figlia più grande hanno rubato un po' le speranze, perché ha visto nella sua crescita tutte persone raccomandate, che hanno occupato certi posti solo grazie alle raccomandazioni. Chiedo un po' più di speranza per la mia figlia più piccola perché ho ancora fiducia nelle istituzioni, nonostante tutto.”

Molti tra i cittadini intervistati hanno espresso non solo il loro disappunto, ma anche la convinzione che situazioni di assenteismo come quelle registrate al comune di Sanremo siano riscontrabili anche in altre realtà: “Non si può prendere il nostro comune come capro espiatorio, chi ha sbagliato deve assumersi le sue responsabilità e andare incontro alle conseguenze, ma questo non significa che i dipendenti pubblici del nostro comune siano peggiori di tutti gli altri, né tanto meno che all'interno di Palazzo Bellevue siano tutti uguali, tutt'altro. Ci sono persone che lavorano con serietà, ma purtroppo ci sono anche quelle che non lo fanno con onestà e devono assumersi la responsabilità delle loro azioni.”

“Sono un ex dipendente pubblico – commenta un altro cittadino – quello che provo di fronte a quanto successo è veramente indescrivibile, credo solo che sia giusto che chi ha sbagliato venga licenziato soprattutto nel rispetto di coloro che hanno sempre lavorato con onestà e nel rispetto delle regole, è un atto dovuto, ai lavoratori corretti e a noi cittadini.”

Simona Della Croce

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