Sanremo: alcune considerazioni del lettore Pierluigi Casalino sulle vicende sanremesi dell'assenteismo

"Le vicende sanremesi dell'assenteismo, storia di ordinaria follia, non fanno onore alla città e al suo nome, che, grazie al rilancio ampliato di tale notizia, ha messo sullo stesso piano i fasti e i nefasti della Riviera e del suo centro più prestigioso. Quando si dice che Sanremo è specchio dell'Italia e, in misura diversa, dell'Italia si coglie nel segno. Purtroppo ciò che è successo in questi giorni, se verranno accertate le responsabilità, non depone bene per la fama della Città dei Fiori.

Un imprenditore sanremese in questi giorni impegnato a Canton in una fiera internazionale, dove si propagandano prodotti liguri ed italiani, mi ha contattato via etere, tra lo sconcertato e lo stupito, avendo colto nel Paese di Mezzo l'eco di un tale evento. Eppure Sanremo non certo scenderà nella tomba per questo infortunio della sua credibilità, anche se, per fortuna, le colpe sono strettamente personali e non attribuibili alla way of life 'sanremasca', il cui rigore e la laboriosità sono qualità affermatesi nei secoli soprattutto sui mari. La Sanremo dei cosiddetti furbetti non è la Sanremo virtuosa che tutti conosciamo. A bocce ferma, ci si augura che Sanremo, dove tutto fa spettacolo, non iscriva quest'ultimo evento nella storia delle sue manifestazioni, ma lo releghi tra le pagine ingiallite di una cronaca che sarebbe meglio dimenticare presto.

Pierluigi Casalino".