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Al Direttore | 08 settembre 2015, 07:44

Discussione sul Lotto 6 di Collette Ozotto: l'intervento punto per punto del nostro lettore Franco Taggiasco

“Molte ancora sarebbero le considerazioni che si potrebbero fare a sostegno di una corretta gestione rifiuti che ci liberi per sempre da discariche indifferenziate ed inceneritori – termina Taggiasco - ma, senza tediare ulteriormente chi legge, si rimanda ai numerosi siti internet che trattano di rifiuti”.

Discussione sul Lotto 6 di Collette Ozotto: l'intervento punto per punto del nostro lettore Franco Taggiasco

“Mi sono imposto di leggere con estrema attenzione l'articolo con cui il sig. Paolo Curti esprime le proprie considerazioni e vorrei  esprimere le mie valutazioni che ritengo altrettanto equilibrate. Per esprimere pareri più obiettivi possibile inviterei in ogni caso a consultare il progetto del lotto 6 disponibile in  Provincia ed ad acquisire il Piano Regionale Rifiuti disponibile nel sito della Regione Liguria”.

Lo scrive il nostro lettore Franco Taggiasco, che risponde con una serie di punti:

“1) Che differenza fa chiamarla Discarica  Pubblica o lotto 6? E' solo sempre una discarica di rifiuto urbano indifferenziato con poche differenze rispetto al precedente lotto 5. Qualcuno dice che ci sarà un maggior controllo dell'ente pubblico ma non credo che l'impresa, che è sempre la stessa, nel passato sia stata tanto sprovveduta da agire fuori del rispetto delle leggi. Non cambia sostanzialmente niente!
2) Il lotto 6 non è destinato al solo rifiuto urbano residuo dopo la raccolta differenziata, esso è stato infatti progettato per accogliere tutto il rifiuto urbano indifferenziato (circa il 65%-70%) per un  tempo di 3 anni circa (si tratta di 90.000-100.00 ton /anno che è  esattamente la produzione di  rifiuto indifferenziato della provincia di Imperia attuale). La discarica è stata progettata per affrontare la situazione transitoria di 2-3 anni necessari per realizzare l'impianto di trattamento di Colli e non contempla certamente o una raccolta differenziata superiore a quella attuale. La discarica destinata al solo rifiuto urbano residuo sarà quella annessa all'impianto Colli definita discarica di servizio a tale impianto. Se nel corso dei prossimi 2-3 anni viene attuata la raccolta differenziata con il conferimento  di una grossa quota parte di rifiuto ad impianti diversi  (impianti di compostaggio) la discarica risulterebbe sovradimensiona  e probabilmente verrebbe usata come discarica di servizio se si fa l'impianto di Colli rimanendo aperta per un numero considerevole di anni (10-15 anni e forse più).
3) I cattivi odori, le polveri  ed i rumori sono sempre presenti in un impianto del genere.
4) La discarica produce percolato che deve essere gestito, per un periodo di almeno 30 anni dopo la chiusura, al fine di impedire l'inquinamento delle falde (e non sempre ci si riesce in maniera efficace nonostante  si adottino i più sofisticati mezzi tecnologici).
5) La discarica produce gas la cui gestione non è del tutto esente da pericoli.
6) La discarica lotto 6 che si sta realizzando è una ferita al paesaggio insanabile, tra l'altro in una zona soggetta a vincolo paesaggistico.
7) Non entro nel merito degli aspetti sanitari che indipendentemente dalla produzione o meno di diossina, sono facilmente riscontrabili leggendo quanto riportano i mass media, voglio solo dire che nell'aria si diffondono una vasta serie di particelle di cui quelle che puzzano sono solo una parte.
8) L'esempio di Capannori ci dice che è possibile gestire i rifiuti in certi modi, ovviamente con i tempi necessari, ma se nei Comuni di Imperia non si comincia mai di che variabile tempo parliamo?
9) Concordo sulla necessità di realizzare con estrema urgenza un impianto di trattamento a Colli. Bisogna però osservare che il programma Provinciale ne aveva previsto la messa in esercizio nel marzo 2014 mentre ad oggi poco o niente si conosce  di tale impianto.
10) Affermare che sia utile fare il lotto 6 è un modo molto banale di affrontare la situazione rifiuti solo nell'immediato mentre il trattamento rifiuti dovrebbe essere  visto in una prospettiva temporale più ampia che eviti ripetitive situazioni di emergenza.
11) Un'ultima considerazione riguardo all'aspetto economico: spesso le valutazioni economiche possono essere fatte in vari modi  inserendo od omettendo costi che prima o poi  la società dovrà sopportare e che magari non sono direttamente riscontrabili.  Quindi  l'aspetto economico, comunque valutato, non può da solo indirizzare verso le scelte che si andranno a fare”.

“Molte ancora sarebbero le considerazioni che si potrebbero fare a sostegno di una corretta gestione rifiuti che ci liberi per sempre da discariche indifferenziate ed inceneritori – termina Taggiasco - ma, senza tediare ulteriormente chi legge, si rimanda ai numerosi siti internet che trattano di rifiuti”.

Carlo Alessi

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