"Il Baratto Amministrativo l’avevo già proposto da quel dì e all’epoca in Comune nessuno mi diede retta. Adesso che è legge vediamo se cambierà qualcosa”.
Parole di un determinato Massimo Salaris, ideatore di Sanremo Baratto, il primo gruppo ligure sviluppatosi nella città dei fiori e che promuove, ormai da diversi anni, la forma del baratto per venire incontro anche a chi è in difficoltà. Era il dicembre del 2011 quando Salaris si affacciò con la sua idea sul noto social network Facebook scatenando una piccola rivoluzione che portò alla nascita di una miriade di gruppi con intenti simili.
Ex dipendente di supermercati, oggi a 51 anni Salaris torna a parlare di baratto in virtù del Decreto Sblocca Italia e per la precisione dell’art.24 della legge 164/2014. La nuova norma permette al Comune di ingaggiare i singoli cittadini per lavori di pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze e strade, offrendo in cambio non uno stipendio ma alcuni sconti sui tributi dovuti. La legge sul ‘Baratto Amministrativo’ è realtà e c’è anche chi l’ha già applicata conquistandosi uno spazio sulle pagine della cronaca nazionale.
“Ad Invorio, borgo di 4500 anime, nelle zona di Novara, è stata utilizzata questa nuova misura. - spiega Salaris - Hanno diritto ad accedere al ‘baratto amministrativo tutti i maggiorenni con un indicatore Isee non superiore a 8500 euro con tributi comunali non pagati o che hanno ottenuto contributi come inquilini morosi negli ultimi 3 anni”.
“Sono convinto che ora i tempi siano maturi per comprendere che anche a Sanremo sia possibile applicare questa legge dando così un aiuto concreto a tante famiglie. Approfitto di questo spazio per rivolgere un appello: siamo in tanti a non riuscire a pagare le tasse perché disoccupati. Allora, andate su Facebook, cercate Sanremo Baratto, l’originale, troverete un post dove parlo di questa idea. Lì, sotto al post scrivete nome e cognome e quando ci saranno tante persone, almeno 5000 chiederò al comune di ascoltarci per attuare questa opzione di baratto amministrativo. A quel punto non potranno più rifiutarsi. Facciamo una cosa utile per la città”.
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