Ancora una volta il prezioso dipinto della collezione Rambaldi in esposizione permanente al Museo di Villa Luca di Coldirodi torna a far parlare di sé. Le Tentazioni di Sant’Antonio di Salvator Rosa (1615-1673), partito da Sanremo il 30 aprile, è ora esposto nella mostra “Monsters in Visual Arts, between Horror and Humor”, nella sede del Germanisches National Museum di Norimberga (dal 7 maggio al 6 settembre).
L’esposizione ripercorre la storia del fantastico nella pittura, analizzandone i cambiamenti nel corso dei secoli. Sono esposte le più importanti rappresentazioni di figure leggendarie e creature fantastiche nelle arti visive, in un percorso che si suddivide in sette grandi sezioni, dal Medioevo all’età contemporanea. Scene da incubo e mostri terrificanti agiscono come proiezione delle nostre ansie e rispecchiano le paure della società in cui viviamo. Oltre 200 i pezzi provenienti da tutto il mondo: opere di Albrecht Dürer, Federico Zuccari, Franz von Stuck, Edvard Munch, Max Beckmann. Il dipinto “Le tentazioni di Sant’Antonio” occupa un posto di rilievo per la sua particolare iconografia che la rende una delle più stravaganti e spettacolari creazioni del pittore napoletano Salvator Rosa.
I suoi paesaggi tenebrosi disseminati di ruderi e di scene di magia, spesso popolati da iperbolici mostri, affascinano per la loro “orrida bellezza”, quella seduzione del male che ha da sempre attratto gli uomini e che in Salvator Rosa è stata espressa nei suoi aspetti più terrificanti. Il curatore della mostra, dott. Johannes Pommeranz, aveva richiesto già un anno fa la disponibilità dell’opera alla direttrice dei Musei sanremesi, dottoressa Loretta Marchi, che ha dato il suo parere favorevole in considerazione dell’importanza dell’evento.
“La Giunta Comunale e l’Assessore alla Cultura – spiega Loretta Marchi - hanno favorito il prestito, il cui iter ha comportato una serie di procedure complesse, culminate nella concessione dell’autorizzazione all’espatrio da parte del Ministero per i Beni Culturali. Le pratiche relative al prestito dell’opera sono state seguite, nelle diverse fasi, dal Servizio Museo del Comune di Sanremo sotto la supervisione della Soprintendenza per i Beni Artistici di Genova. Il dipinto, assicurato per 500 mila euro e imballato in una cassa climatizzata, è stato trasferito dalla ditta specializzata Crown Fine Arts per conto del museo tedesco che ha fornito tutte le garanzie convenute per il trasporto e l’esposizione”.
I precedenti: il dipinto di Coldirodi era stato esposto in Germania già nel 2008, in occasione della mostra “Orrore e desiderio. Le Tentazioni di Sant’Antonio da Hieronymus Bosch a Max Ernst” (9 febbraio – 18 maggio 2008), presso il Bucerius Kunst Forum di Amburgo. Nel 2005 Vittorio Sgarbi aveva richiesto l’opera per la mostra “Il male. Esercizi di pittura crudele” (Palazzina di Caccia di Stupinigi, Torino, 26 febbraio – 26 giugno 2005). Per la tensione drammatica del soggetto e le creature inquietanti che popolano la scena, l’opera è stata pubblicata nella “Storia della bruttezza di Umberto Eco” (Bompiani, Torino 2007).
Conclude Loretta Marchi: “Paolo Stefano Rambaldi - di cui quest’anno si celebrano i 150 anni dalla morte - donò al suo paese natale l’intera collezione di volumi e dipinti antichi perché fossero esposti a Coldirodi. La sua preziosa collezione fu una delle prime gallerie pubbliche d’arte della Liguria. La partecipazione dell’importante dipinto della Pinacoteca Rambaldi all’esposizione di Norinberga celebra così anche la lungimiranza di colui che conservò un patrimonio artistico di inestimabile valore e lo destinò alle generazioni future”.



















