In chiusura di consiglio comunale è stata approvata la pratica del servizio “di ricovero, mantenimento, e cura per cani randagi accalappiati sul territorio comunale e per i gatti liberi non di proprietà, comprensivo di assistenza e pronto soccorso veterinario”. Dopo un'introduzione da parte dell'assessore Eugenio Nocita, ha preso la parola Giovanna Carlutto, consigliere del Partito Democratico, che ha illustrato un emendamento al progetto.
“La finalità è l'incentivazione dell'adozione dei cani randagi ritrovati e catturati sul territorio comunale – ha spiegato – allo scopo di far decrescere il sovraffollamento presso le strutture di ricovero, con il duplice obiettivo di migliorare il benessere degli animali, affidandoli a famiglie consapevoli e responsabili, limitando così i costi a carico della collettività”.
E' previsto un contributo (tra i 500 ed i 700 euro) alle persone che, passati positivamente i primi incontri ed accolta la richiesta, adotteranno un cane, come compartecipazione alla spesa per il suo mantenimento. “Nel caso di inadempienze all'obbligo di custodire e di mantenere l'animale in buone condizioni – ha specificato la Carlutto – si provvederà ad inoltrare regolare denuncia e a revocare tempestivamente l'adozione ed il contributo”.
Il capogruppo di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale Gianni Berrino ha poi chiesto e ricevuto rassicurazioni, dall'assessore Nocita, sul fatto che i contributi vengano concessi non al momento dell'adozione ma in una fase successiva per verificare il coretto mantenimento degli animali, escludendo così un possibile rischio di speculazione su di loro.
La pratica ha ricevuto il voto favorevole della maggioranza, di Forza Italia e di Fratelli d'Italia e l'astensione del Movimento a 5 Stelle.